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Salvate il soldato Gigli: parola di Battistoni

Il Tar respinge la richiesta di sospensiva dell'ex direttore dell'Ater

 

I consiglieri regionali di Forza Italia all'Ater: a destra Francesco Battistoni

I consiglieri regionali di Forza Italia all’Ater: a destra Francesco Battistoni, vice coordinatore regionale

Domanda: la presenza di 4 consiglieri regionali di Forza Italia nella sede dell’Ater di Viterbo ha un nesso con la recentissima cacciata del direttore generale Ugo Gigli? Altro quesito: è del tutto casuale che ad accompagnare i visitatori ci fosse il vice coordinatore regionale azzurro Francesco Battistoni, nemico giurato dell’ex assessora Birindelli (sempre forzitaliota) e in apertissimo contrasto con Gigli? “No – risponde secco il capogruppo alla Pisana Antonello Aurigemma, presente con i colleghi Mario Abruzzese, Giuseppe Simeone e Alberto Palozzi – siamo qui per cominciare un giro che interesserà tutte le Ater del Lazio e gli altri enti collegati alla Regione. Siamo qui per denunciare l’immobilismo della giunta Zingaretti nei confronti  dell’emergenza abitativa e della totale mancanza di politiche per la casa”. Sarà, intanto il fantasma dell’ormai ex direttore aleggia nel corso dell’incontro al quale non partecipa neppure il commissario straordinario Pierluigi Bianchi: “Lo avevamo invitato – dicono gli azzurri – ma non è venuto. Noi intanto abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori che ci hanno illustrato le problematiche esistenti. A noi interessa il rapporto stretto con i territori, non le poltrone”. “Nessuno sgarbo – replica a stretto giro di posta il commissario straordinario Pierluigi Bianchi – non ero fisicamente a Viterbo e avevo comunicato direttamente al capogruppo Aurigemma la mia assenza. Altrimenti non ci sarebbe stato alcun problema a parlare con i consiglieri di Forza Italia. Ci mancherebbe…”.

Il fatto è che sempre ieri mattina il Tar cominciava ad esaminare il ricorso presentato da Gigli: respinta la richiesta di sospensiva del provvedimento; dal prossimo 19 febbraio si comincerà a discutere nel merito. Bianchi semplicemente era lì a difendere se stesso e l’ente che rappresenta. Ma questo gli azzurri in pellegrinaggio a Viterbo si sono ben guardati dal dirlo. Come che sia, l’intero discorso si incentra sull’atto che ha defenestrato il direttore generale. “In casi simili – attacca Aurigemma – la Regione (e quindi tutti noi cittadini) ha dovuto sborsare fior di quattrini a dirigenti, il cui allontanamento fu ritenuto illegittimo: 600mila euro al direttore Ater di Civitavecchia e stipendio doppio all’Ater di Roma, uno al direttore cacciato e l’altro al suo successore. Per cautelarci abbiamo già inviato un esposto alla Corte dei conti”. “Se il commissario ha sbagliato – sibila Simeone – ne pagherà personalmente le conseguenze”. Ciò che non quadra, secondo il parere dei forzitalioti, sono i tempi: “Come mai – si chiede polemicamente Abruzzese – si è atteso tanto per mandare via il direttore generale, primo e finora unico provvedimento del genere nel Lazio?”. “Forse il problema è politico” aggiunge Palozzi. La risposta la dà Simeone: “Mi vien da pensare che sia trascorso oltre un anno dalla nomina del commissario per dar modo a qualcuno, che prima non poteva e che invece adesso può, di andare ad occupare quella poltrona. Si chiama ‘tempo di raffreddamento’ ed è il periodo in cui, ad esempio, un ex consigliere regionale non può assumere incarichi in enti che siano emanazione della regione… Io non so se questo sia vero, ma a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina…”. “Zingaretti – ci mette il carico da undici Palozzi – non fa scelte nella direzione della soluzione dei problemi, ma fa solo una politica delle poltrone e dei posti da occupare”. In sintesi : “Difendiamo un principio, non una persona – spiega Aurigemma – che peraltro in passato era stata anche vicina al centrosinistra…”.

Ugo Gigli, ex direttore dell'Ater

Ugo Gigli, ex direttore dell’Ater

Già, come non ricordare che fu proprio la lista di Ugo Gigli a far pendere la bilancia al ballottaggio per l’elezione del presidente della Provincia dalla parte di Alessandro Mazzoli, segando sul filo di lana proprio Francesco Battistoni, che aveva mancato l’en plein al primo turno proprio per un pugno di voti. Ma adesso Gigli è in lite apertissima con Angela Birindelli, l’ex assessora regionale all’agricoltura, in contrasto (eufemismo) con Battistoni. Appunto, a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina…

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