L’idea è quella di rendere partecipata una manovra in realtà ideata da pochi e intimi. Non una paraculata vera e propria, però. In quanto, a dirla tutta, la pratica è prassi consolidata. Comunque. Riaprono le porte della sala Almadiani, quella giù al Sacrario. Per una mostra che torna in città dopo diversi anni e non per la seconda volta, anzi. Tranquilli, non si sta parlando della terrificante raccolta stampe di Andy Warhol, grazie a dio no. Bensì della presentazione al pubblico dei vari bozzetti sulla nuova Macchina di Santa Rosa. Annunciata e poi slittata, con il triste intermezzo della scomparsa del grande Nello Celestini, si inagura oggi alle ore 18.
Ci sarà Gloria pertanto, la vincitrice. Ma anche tutte le altre. In ritardo burocratico, ma presenti lo stesso.
Qualche passo indietro. Quarantasei proposte sono arrivate a Palazzo dei priori, per rendere un po’ l’idea globale della faccenda. Qualcuna è stata subito messa da parte (per irregolarità varie), altre se la son giocata al fotofinish con la collega dell’architetto Raffaele Ascenzi. Poi la giuria di qualità ha deciso, lo scorso fine gennaio. Ed ora potranno dire la loro anche i comuni mortali. In attesa che, magari, con una sorta di televoto o attraverso le bussolette nelle tabaccherie, venga concesso ad ogni cittadino la possibilità di esprime la fatidica preferenza.
Divagazioni storico-politico-selettive a parte però, va sottolineato che la mostra inizia proprio oggi. E che permarrà in sede fino al primo di marzo. Dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. “La nuova macchina di Santa Rosa, progetti tra arte e fede”, questo il titolo. A cui andrebbe aggiunto il seguente catenaccio: il modello “Laudate Rosa – stella splendente” di Marco e Maria Elena Andreoli, Lucio Cappabianca, Giovanni Cesarini e Luca Cilli non sarà presente. In quanto qualcuno di dentro al Comune l’ha rotto (magari la signora delle pulizie con la scopa). E quindi i sopracitati architetti, velenosi nonché rammaricati, per protesta han deciso di tirarsi fuori. Attendono inoltre delucidazioni a riguardo. Campa cavallo…
A quanto descritto va aggiunto poi un pizzico di pepe. Di qui al 28 febbraio infatti Ascenzi dovrà consegnare, come da procedura, il progetto esecutivo. Che, stando alle dichiarazioni dello stesso, è pronto. Serve solo di recapitarlo. Magari evitando le Poste, che non si sa mai.
A marzo quindi si finirà in gara. Il 31 verrà assegnato l’appalto. Ed entro quattro mesi e mezzo (parola di Raffaele) la Macchina sarà eretta e splendente e pronta al via. Tanto per il Trasporto, quanto per la visita ad Expo. Che sopra ci ha già apposto il suo bollino.