Dal signor Ippolito Rossetti riceviamo e pubblichiamo:
In un periodo in cui, sempre più di frequente, salgono alla ribalta della cronaca casi di malasanità e spesso l’ospedale di Belcolle è oggetto di critiche aspre, la nostra storia vuole essere un riconoscimento e uno stimolo a quanti ogni giorno prestano la loro attività in favore dei malati e anche dei loro familiari.
Il 23 gennaio di quest’anno mia moglie Maria Luisa viene colta in casa da un grave malore. Viene attivato il 118 che interviene tempestivamente, raggiungendoci nella nostra casa a Grotte Santo Stefano. Con la stessa tempestività viene portata in codice rosso a Belcolle. La preoccupazione é tanta sia per le condizioni di salute di mia moglie, sia perché di questo ospedale spesso non si sente parlare nel migliore dei modi.
Siamo in attesa e temiamo che passeranno ore interminabili prima che qualcuno ci faccia avere qualche notizia. Il giovane personale del triage invece ci informa costantemente di ogni attività che viene svolta. Dopo la necessaria attesa un infermiere ci accompagna all’interno del Pronto soccorso dove già ci accoglie la dottoressa del reparto di rianimazione chiamata per un consulto neurologico.
Mia moglie viene ricoverata nel reparto di rianimazione diretto dal dottor Pietro Vecchiarelli.
Cinque lunghi giorni in cui le capacità professionali e tecniche di alto livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel dare spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornarci sull’andamento della situazione di mia moglie, hanno reso questo terribile momento un po’ meno pesante.
Al dottor Vecchiarelli e a tutto il suo staff i nostri più sentiti ringraziamenti per le loro doti umane che, accanto alla grande professionalità, fanno di loro dei medici speciali.
Grazie di esserci stati per noi, grazie di esserci ogni giorno per i tanti che hanno bisogno, grazie per averci fatto riscoprire la fiducia di affidarsi a chi si occupa della nostra salute. È la gente come voi che rende la dignità alla vostra professione e che meriterebbe molto di più. Grazie perché insieme a noi l’avete accompagnata. Porteremo per sempre il vostro ricordo nel cuore.
Ippolito Rossetti