Imu agricola e rimodulazione della tariffa, finanziamenti europei, tagli e blocco dei concorsi all’interno dei comuni, obbligati al solo assorbimento del personale delle province. Questi gli argomenti affrontati dal vice sindaco di Viterbo Luisa Ciambella durante il suo intervento, nei giorni scorsi, alla VI Assemblea nazionale Anci Giovani, a Milano, all’auditorium Gaber del Palazzo Pirelli della Regione Lombardia. Luisa Ciambella, nominata recentemente membro del direttivo nazionale Anci e intervenuta all’incontro di questa due giorni dedicata ai giovani amministratori dei comuni italiani, ha preso la parola subito dopo il ministro alle riforme costituzionali e ai rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, alla presenza del presidente nazionale Anci Piero Fassino.
“Siamo tutti consapevoli che il governo Renzi sta facendo degli sforzi enormi per recuperare trent’anni persi – ha esordito il vice sindaco di Viterbo -, ci sono però delle schizofrenie in alcuni provvedimenti normativi che sono un po’ il frutto di questa esigenza di dover bruciare le tappe. Se non si apportano dei correttivi, si rischia però di segare il ramo dove tutti gli italiani sono seduti. L’Imu agricola è difficile da applicare e ancor di più da accettare. Soprattutto in una fase come questa in cui si tende a voler valorizzare le aziende agricole in vista di Expo. Come comuni non vogliamo dire no a questo tributo, ma sono necessari dei correttivi. E su questo vogliamo lavorare. Abbiamo già un paio di proposte da sottoporre al governo attraverso l’Anci per l’annualità 2015. Proposte che prevedono una diversa modulazione dell’imposta e criteri di applicazione aggiornati ai nostri tempi, che garantiscono comunque il gettito previsionale del governo”.
Il vice sindaco Ciambella ha poi richiamato l’attenzione dei presenti parlando di finanziamenti europei. “I comuni soffrono gli ingenti tagli imposti dal governo. Intercettare fondi europei significa riuscire a garantire ossigeno all’attività amministrativa e dare forma a progetti. Purtroppo però, nella maggior parte dei casi, all’interno dei comuni non ci sono quelle professionalità formate e capaci in grado di poter predisporre progetti validi e innovativi da sottoporre all’Unione europea. Nè tantomeno i comuni hanno le risorse economiche da investire per reperire professionisti esterni. Da qui la necessità di avere piccole aperture per garantire l’ingresso dei giovani altamente formati che riuscirebbero a portare quella ventata di freschezza e motivazione che a qualche dipendente pubblico manca, legato com’e’ a un vecchio modo di fare amministrazione. Limitare la capacità di assunzione dei comuni solo alla mobilità degli esuberi delle province non è risolutivo. In molti casi ci porterà a non poter selezionare profili professionali specializzati e difficilmente li potremo troveremo tra gli esuberi. L’entusiasmo che ha contraddistinto questa assemblea nazionale Anci – ha aggiunto il vice sindaco Ciambella – è difficile da respirare negli uffici comunali. La legge Franceschini che puntava sui giovani professionisti all’interno degli enti pubblici per valorizzare i beni culturali fuori dai limiti della spesa del personale era un toccasana per le amministrazioni. Purtroppo però la legge finanziaria dello scorso 28 dicembre ne ha annullato gli effetti. Quello che vogliamo chiedere al governo – ha affermato Luisa Ciambella rivolgendosi direttamente al ministro Boschi – è di prendere atto di queste gravi criticità che i comuni vivono ogni giorno”. Non si è fatta aspettare la risposta del ministro al vice sindaco di Viterbo. “Il ministro Boschi, che ringrazio per l’attenzione mostrata su quanto illustrato, ha garantito piena disponibilità per un confronto, sia per discutere di una diversa modulazione Imu, sia per l’allentamento delle maglie per le assunzioni del personale all’interno dei nostri comuni italiani”.