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Le spese del Comune? Con un click

Sul sito soldipubblici.gov.it ci sono anche le amministrazioni viterbesi

La home page del portale

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Spese che calano, anche in modo abbastanza netto, e altre che crescono. Si può consultare e confrontare tutto, sul sito soldipubblici.gov.it, il portale messo online dal governo a fine dicembre, su precisa volontà del presidente del Consiglio Renzi, che riporta tutte le cifre impegnate dalle amministrazioni pubbliche. Mese per mese, anno per anno: dalle Regioni alle Province fino ai Comuni: tutto pubblicato sul sito, diviso per voce, fino a dicembre 2014. Per un totale di oltre 48 miliardi di euro (48.073.982.166,41, per la precisione).
Ogni cittadino può andarsi a vedere quanto spende il proprio Comune, per cosa spende, e confrontare quanto spendeva l’anno o il mese precedente. Per curiosità, siamo andati a vedere i dati relativi al Comune di Viterbo, che contano di 102 voci per l’anno 2014.
Il capitolo di spesa più importante – cioè la cosa che costa di più – è il contratto per il servizio di smaltimento dei rifiuti, che nel 2014 ha gravato sulle casse comunali per 9.591.779,82 euro, quasi dieci milioni di euro, insomma, con un aumento di un milione e mezzo rispetto all’anno precedente, quando furono spesi 8.196.555 euro.
Per un aumento, ecco un risparmio nella seconda voce più onerosa, le spese per il personale, quello a tempo indeterminato: l’anno scorso Palazzo dei priori ha speso 8.735.456,66 euro, con un risparmio di oltre un milione di euro rispetto al 2013, quando impiegò 9.908.176,28 euro.

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Meno clamorosa, ma comunque interessante, la spesa per l’organizzazione di manifestazioni e convegni, che nel 2014 si è attestata a quasi 663mila euro, oltre centomila in più rispetto al 2013 (555mila euro). Di cui 114mila euro spesi soltanto a dicembre, mese in cui si sono tenute diverse manifestazioni culturali.
Dati contrastanti per quanto riguarda le utenze. Calano sensibilmente quelle per l’energia elettrica (un milione di euro rispetto ai 2.3 spesi l’anno precedente) e per l’acqua (mezzo milione di euro rispetto ai 900mila del 2013), ma aumentano le spese per il riscaldamento, oltre 600mila euro in confronto ai 45mila del 2013. Un crollo invece per i trasferimernti correnti alle famiglie: l’anno scorso 561mila euro, contro il milione e sette speso l’anno prima.
Sarebbe troppo lungo riportare tutte le cifre per le varie necessità, ma qualche curiosità vale la pena di essere raccontata. Il Comune ha speso l’anno scorso 12mila euro per “pubblicazioni, giornali e riviste”, cinquemila euro in meno rispetto all’anno precedente. Lo stesso sono costati “medicinali, materiale sanitario e igienico”. In aumento, raddoppiate, le spese di rappresentanza: 3mila e cinquecento euro rispetto al 1700 euro del 2013. Oltre 40mila euro sono stati utilizzati per l’acquisto di vestiario.

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