“Tutelare lavoratori e cittadini e risolvere in fretta il problema di Talete perché, proseguendo lungo questa strada, si rischia di mettere in discussione diritti acquisiti: il diritto all’acqua pubblica e il diritto al lavoro”. A dichiararlo è Giancarlo Turchetti, segretario generale della Uil Viterbo.
“Sono mesi, se non addirittura anni – prosegue Turchetti – che stiamo assistendo ad un vero e proprio tira e molla su una struttura come la Talete che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello nella gestione delle risorse pubbliche. Una struttura che dà lavoro a decine di persone, coinvolgendo decine e decine di famiglie la cui sorte sembra costantemente essere appesa ad un filo. Un filo che sembra assottigliarsi ogni giorno di più, senza tener conto – sottolinea il segretario generale della Uil Viterbo – del periodo di crisi strutturale che stiamo attraversando e che, per quanto riguarda il mondo del lavoro, si traduce in licenziamenti quotidiani e aziende che chiudono. Non solo, ma il referendum di quasi tre anni fa ha detto forte e chiaro che l’acqua deve essere pubblica e non deve servire alcun interesse privato, ma solo i bisogni dei cittadini e del territorio. E nessuno di noi – conclude Giancarlo Turchetti – quando pensa al futuro della Talete deve venir meno a questi imperativi categorici: acqua pubblica e diritto al lavoro”.