A Piansano è solito dire che quando si organizza qualcosa, per essere sicuri del successo, è necessario che vi si affianchi quantomeno una porchetta. In modo tale che la gente verrà sicuramente. Tanto con la cultura e con i buoni propositi mica ci si mangia. Ecco. Forse ieri l’altro quelli di Viterbo civica hanno sbagliato. Non tanto nell’aver spedito gli inviti. Quanto invece per essersi arrabbiati, nel momento in cui sul posto non si è palesato nessuno. D’altronde non c’era nulla per riempire lo stomaco.
In ogni caso, presenti, assenti (e suini) a parte, la notizia va letta per un altro verso. Nel momento storico più difficile del Comune, su diversi fronti ma principalmente su quello dell’immondizia, a due passi dalla sede dell’amministrazione spunta una bella e ricchissima discarica. Spuntava, a parlar bene. Perché proprio i civici della città papale l’hanno ripulita. Naturalmente da soli. E naturalmente senza che nessuno dei residenti (temporanei) di Palazzo dei priori si sia affacciato. E sì, come si diceva poc’anzi, erano stati avvertiti.
La discarica in questione era ubicata al Sacrario. Lato destro scendendo dal boulevard gabbianelliano. Laddove regna un goccio di vegetazione. Meta di turisti. Snodo fondamentale del capoluogo. Sede del mercatone settimanale. Terrazza panoramica sul medievale. E tante altre cose. Tra cui, vuoi o non vuoi, quartier generale fisso della Viterbo non viterbese. Il fronte sudamericano. Il quartiere multietnico, direbbero a Barcellona.
Tra tigli e pratino all’inglese ci stava mezzo mondo. Bottiglie di birra, contenitori in plastica, bustone dal contenuto vario (tipo quelle dell’edicola), e moltissimo altro ancora. Quanto basta per gonfiare il di dietro di un Apetto.
E quanto basta per far arrabbiare il presidente Lucio Matteucci. Estremamente carico (come l’Apetto), dinnanzi ad una classe politica latitante ed una cittadina operosa, pur sotto un acquazzone mica male.
Stringendo. Viterbo civica ha fatto il suo. Come poi la tradizione insegna. Di news da segnalare invece ce ne stanno ben tre. Dopo aver fatto i vaghi, dai banchi della maggioranza è arrivato il parere del preposto alla mondezza, l’assessore Andrea Vannini, ora disponibile al dialogo. Superata la zona Cesarini da un pezzo… Due: presente in loco anche Alfonso Antoniozzi (ex ideologo cantante di Viva Viterbo), che si è sorbettato un viaggio da Perugia pur di esserci. È bastato vedere allontanarsi l’ex amico (nonché ex presidente del consiglio) Filippo Rossi per farlo tornare. Ultima chicca. Tra gli operatori ecologici di giornata, è apparso anche un Giulio Marini in veste di cittadino schifato. Peccato solo che la discarica, con buone possibilità, è nata e cresciuta proprio durante il suo mandato.