Fine della corsa. La sconfitta contro la Stella Azzurra Roma (63-66) segna il capolinea dell’avventura di Fausto Cipriani alla guida della Ilco: manca l’ufficialità, ma la decisione sembra ormai presa. L’ennesima prova deludente è ancora una volta figlia di un calo progressivo, testimoniato dai punti messi a referto nei singoli quarti: 22, 13, 18 (con gli avversari che ne fanno però 20) e la miseria di 10 nell’ultima frazione. Una debacle di fronte agli omonimi romani che mai finora avevano vinto in trasferta e che invece passano con merito al PalaMalè con una squadra di baby in cui il più anziano (si fa per dire…) è Pongetti che di anni ne ha 25. Di fronte a questa onesta banda di ragazzotti (bravini per carità, ma niente di più), la Stella Azzurra si scioglie come neve al sole. Non basta la migliore prestazione dell’anno di Rovere che chiude con 24 punti (16 nel primo quarto, dei quali 14 consecutivi ad inizio di gara quando segna solo lui); bene Cecchetti (15 punti, 9 rimbalzi, 19 di valutazione); al di sotto della sufficienza Chiatti; sugli altri meglio evitare commenti impietosi. Rossetti e Marcante poi non incidono come peraltro accade da tempo. E la panchina? Contributo realizzativo pari a zero da parte di Meschini e Manetti, gli unici impiegati dal coach.
Ecco, a questo punto, per onestà e correttezza, va detto che non tutte le colpe possono essere attribuite a Cipriani. Da quello che si è visto nell’ultimo mese, almeno 2-3 giocatori andrebbero sostituiti (Rogani è sul punto di andare a Civitavecchia in C regionale, ma il trasferimento potrebbe saltare con il più che probabile cambio tecnico). Difficile però ipotizzare una rivoluzione: non ci sono i tempi e nemmeno, forse, le risorse necessarie. Nomi per ora non se ne fanno, ma il pensiero corre inevitabilmente ad Angelo Bondi (che l’anno scorso inflisse una severa punizione alla guida della Fortitudo, provocando di fatto l’esonero di Pasqualini). A meno di pensare ad una soluzione interna: Ferri o anche una promozione del secondo Fanciullo. Si vedrà a stretto giro di posta.
Ma una svolta ormai è improrogabile perché bisogna cominciare a guardarsi le spalle. Altro che sogno-playoff… Con una Stella così offuscata, meglio mettersi al sicuro al più presto e soprattutto non è più rinviabile una svolta radicale. Forse c’è stata una sopravvalutazione complessiva, ma a mezzi tecnici limitati (ammesso che sia davvero così) si supplisce col carattere, la grinta, la determinazione, la voglia di sputare sangue sempre e comunque. Qualità che finora si sono viste a sprazzi e che adesso sembrano definitivamente dimenticate.
ILCO STELLA AZZURRA VITERBO – STELLA AZZURRA ROMA 63-66
Ilco Viterbo: Chiatti 12, Fogante ne, Rossetti 7, Rovere 24, Meschini, Manetti, Marcante 5, Brunelli ne, Meroi ne, Cecchetti 15. Coach: Cipriani.
Stella Azzurra Roma: Buscaglione, Da Campo 12, Guagliardi 8, Savoldelli 16, Amanti 2, Radonijc 8, Pongetti 10, Guariglia 2, Bucarelli 8, Sorrentino ne. Coach: Santini.