Aspettano. Telefonano ai giornali. Cercano informazioni utili sul Web, o col caro vecchio passaparola. Peggio dell’astinenza da calcio, per un tifoso c’è soltanto la paura di non poter seguire la propria squadra – il proprio amore grande – nella partita più importante dell’anno. E questo è un rischio tremendamente possibile, oggi, per i sostenitori della Viterbese.
Intanto perché la partita contro la Lupa Castelli Romani, capolista del girone G con sei punti di vantaggio sui gialloblu, non soltanto non si sa quando si giocherà, dipende dal cammino della Rappresentativa di serie D al torneo di Viareggio: l’ipotesi più probabile è mercoledì 18 febbraio, visto che i pupi terribili hanno ottime possibilità di qualificarsi alla seconda fase. Certo, per chi la Viterbese nel cuore non sarebbe neanche un grande problema salire su a Rocca Priori, tra le stradine e gli autovelox dei Castelli, in un giorno lavorativo: il sacrificio, per questa gente, è il pane quotidiano. Erano ad Olbia un mese fa, per dire, l’anno scorso si sono sciroppati tutto un campionato sui campetti della periferia romana e dei paesi della Tuscia, non sarebbe questo il problema. E’ che lo stadio della Lupa, il Montefiore, già è piccolo di per sé, e poi ha anche un settore ospiti angusto, interessato in questi giorni anche da alcuni lavori nella parte esterna, dove stanno facendo una piscina. La probabilità che venga ordinato il divieto per i tifosi gialloblu è alta: l’altro giorno c’è stato un sopralluogo degli enti di vigilanza, la decisione è imminente. Tribunetta chiusa, e blocco della vendita per i non residenti nella provincia di Viterbo.
“Ma sarebbe una disgrazia – dice Stefano Camilli, uno degli esponenti di Antichi Valori, il gruppo di veterani che si piazza in fondo alla tribuna centrale – perché questa è la partita più importante, e noi vorremmo esserci per sostenere i ragazzi. Lo abbiamo sempre fatto, e la stessa società e l’allenatore hanno riconosciuto quanto sia importante avere il contributo dagli spalti. Mancare contro la Lupa sarebbe davvero una tristezza”. In attesa della decisione ufficiale, Antichi Valori continua a raccogliere le adesioni per il pullman, nella speranza che possa comunque partire alla volta di Rocca Priora: iscrizioni al bar dello stadio, in via della Palazzina, al prezzo di 15 euro.
Se proprio dovesse andare nel peggiore dei modi, non resta che sperare nella cabala. Perché è vero che lo scorso anno i Castelli segnarono una brutta pagina della stagione gialloblu, con quella vergognosa sconfitta nella finale di Coppa Italia d’Eccellenza a Frascati. Ma è anche vero che due mesi dopo la Viterbese conquistò proprio in trasferta la promozione in serie D. Primo maggio, stadio Manlio Scopigno di Rieti: la Viterbese batte 3-0 gli amarantocelesti e chiude i conti. Quel giorno il settore ospiti dell’impianto sabino era chiuso, non per inagibilità ma per motivi d’ordine pubblico. Tuttavia, Vegnaduzzo e compagni alla fine della partita corsero sotto la curva, in un abbraccio ideale ai tifosi. Assenti fisicamente, presenti col cuore.