Una successo lo hanno già ottenuto, e sarà pure platonico però per dei debuttanti dell’Ariston è tanta roba. Sono i Dear Jack i vincitori del festival di Sanremo parallelo, quello che si tiene su Twitter.
Nella serata d’apertura il gruppo per quattro quinti viterbese è stato citato 14.500 volte sul social network dell’uccellino e i loro tweet hanno fatto incetta di retweet. E in effetti i Caro Giacomo non risparmiamo i loro smartphone, visto che postano in continuazione foto della loro esperienza in Riviera: dall’arrivo al teatro Ariston all’istante prima di salire sul palco, fino (ieri) alla cronaca per immagini del giorno dopo, tra l’alzataccia mattutina, la colazione, la conferenza stampa, le ospitate nei programmi televisivi. Come se non bastasse, gli idoli delle ragazzine tengono anche un diario virtuale sul sito di un famoso settimanale. Insomma, sono leggermente “sovraesposti”, d’altronde questo è lo spirito dei tempi e in fondo paga quando ci sarà da fare i conti con il televoto (quest’anno anche via internet), una delle tre componenti, insieme alla giuria di qualità e la giuria popolare, che potrebbe portare ai nostri una bella fetta di consensi per salire sul podio. Si è già visto l’altra sera, alla fine della trasmissione, quando Carlo Conti ha svelato la classifica provvisoria che vede i Dear Jack tra i primi quattro. Certo, c’è ancora da fare, e un passaggio fondamentale avverrà oggi, nella serata dedicata alle cover: i Dear Jack hanno scelto “Io che amo solo te”, una canzone del 1962 di Sergio Endrigo, uno dei grandissimi cantautori italiani.
E nella Tuscia? E’ ovvio che la terra natale di buona parte della band vive questa esperienza con trepidazione. Il tam tam per i Dear Jack è sia sui social network sia materialmente, con diversi cartelli nei bar e nelle edicole di Tarquinia ma anche di Viterbo che invitano a votare Il mondo esplode – Tranne noi. E proprio a Tarquinia le famiglie di Alessio e Alessandro si sono ritrovate martedì sera per seguire lo storico debutto. E chissà che anche sabato il rito non si ripeta, magari con un finale trionfale. Non resta che aspettare davanti alla televisione.