Diciamo la verità. Avevamo tutte abboccato alla foto senza ritocchi di Cindy Crawford. “Finalmente “Che coraggio, Cindy”, “Bene, brava, bis”, abbiamo pensato. Uno scatto al naturale che – dicevano tutti i principali quotidiani – sarebbe apparso sull’edizione americana di Marie Claire di aprile. Una gran signora la Cindy, che proprio oggi spegne 48 candeline, fiera dei segni lasciati dal tempo. Due foto, prima e dopo la cura Photoshop, dove il prima è la conferma che nessuna ha ancora trovato l’elisir dell’eterna giovinezza e anche che non c’è niente di male a mostrarsi al naturale, c’est la vie.
Perché nonostante la palestra e le diete ferree, a un certo punto la pelle inizia a cedere, gli addominali (per chi li ha mai avuti) spariscono e le cosce non sono più toniche come una volta. Ci siamo sentite tutte più rincuorate nel guardare attentamente quella foto, allora è vero che anche una supermodel invecchia. Ma ecco la bufala. La foto, che in pochi minuti ha fatto il giro della rete, in realtà è stata twittata da Charlene White, una giornalista americana, e non era affatto un’anticipazione del numero in uscita della rivista, ma solo lo scarto di un servizio fotografico realizzato nel 2013 per Marie Claire Messico. Tutto poi confermato dalla stessa rivista che, pur dicendosi “illuminata” nel constatare la bellezza di Cindy, col cavolo che ha pubblicato quello nature, di scatto.
Nessuna prova di coraggio quindi, nessun applauso per Cindy, che, furbacchiona e comunque sempre sensuale e bellissima, in un’intervista a Marie Claire ha dichiarato di voler essere un esempio per la figlia: “Non voglio che pensi che prendersi cura di sé significhi privarsi dei piaceri e non divertirsi”. Certo che no, tanto poi ci pensano gli artisti del ritocchino. Il classico predicare bene e razzolare male insomma, sia dall’una che dall’altra parte.
Cindy prima e dopo la cura Photoshop
Il finto scoop e quelle rughe cancellate da un ritocchino digitale
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