Si riparte dal giudice del lavoro, dopo che il Tar ha deliberato di non avere la competenza per decidere sul ricorso presentato dall’ex direttore dell’Ater di Viterbo Ugo Gigli contro la lettera del commissario straordinario Pierluigi Bianchi che, di fatto, lo ha estromesso dalla guida dell’azienda. “Non sono sorpreso – commenta Gigli – perché il mio avvocato mi aveva preannunciato che poteva esserci la possibilità di un difetto giurisdizionale. Come in effetti è avvenuto. Ma questo non cambia nulla”.
In che senso?
“Nel senso che continuo la mia battaglia seguendo un’altra strada, come indicato dallo stesso tribunale amministrativo e come peraltro avevamo già fatto presentando ricorso al giudice del lavoro di Viterbo”.
Potrebbe prospettarsi un allungamento dei tempi…
“Mi auguro di no e comunque non credo. Io non ero fisicamente presente all’udienza dell’altro giorno al tribunale di Viterbo (il giudice che si interessa della questione è la dottoressa Angela Damiani, ndr), ma c’è stato un impegno preciso a decidere in tempi relativamente brevi”.
Potrebbe arrivare anche la sospensiva che invece non era stata concessa dal Tar.
“E’ un’ipotesi. Non sono un esperto di questioni di legali, ma i miei avvocati mi dicono che non si tratta di un passaggio fondamentale. Potrebbe esserci, ma potrebbe anche non verificarsi in quanto il giudice può deliberare subito nel merito”.
E’ fiducioso?
“Ho la massima fiducia nella giustizia italiana. A parte qualche sporadico caso…”.
Che la riguarda direttamente…
“Sì, ma questo è un altro discorso. Che non è il caso di rivangare. Aspetto con serenità il pronunciamento del giudice del lavoro di Viterbo”.