Studenti modello? Quasi. Perché se è vero che le presenze a scuola sono quelle che contano (troppe assenze uguale a bocciatura assicurata) poi bisognerà anche valutare anche la qualità della frequenza. In attesa del giudizio a posteriori, vale la pena però analizzare i dati disponibili per un anno, il 2014 alla Regione. E qui, i tre consiglieri regionali viterbesi, spiccano almeno per un dato inequivocabile: l’assiduità.sui banchi del consiglio.
Già, perché sulle 59 sedute del parlamentino durante l’anno appena concluse, i viterbesi sono mancati rarissime volte. E’ il caso per esempio di Enrico Panunzi, eletto nelle file del Partito democratico e poi votato anche come presidente della sesta commissione regionale: il canepinese ha fatto registrare una sola assenza sulle 59 convocazioni appunto. Lo stesso risultato lo ha centrato Daniele Sabatini, eletto con il Popolo della libertà e poi passato al nuovo gruppo del Nuovo Centrodestra: il giovane ex assessore viterbese pure è mancato una sola volta su 59 sedute. Enrambi gli esponenti della Tuscia si piazzano a ridosso dei “primatisti”, gli otto consiglieri cioè che possono vantare il 100 per cento delle presenze. Si tratta, per la cronaca, di Daniele Leodori (presidente del consiglio), Marco Vincenzi e Mauro Buschini del Pd, di Teresa Petrangolini e Daniele Mitolo di Per il Lazio, di MicheleBaldi della lista civica Zingaretti, di Devid Porrello del Movimento Cinque stelle e di Francesco Storace. Leggermente peggiore il piazzamento di Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio, che conta tre assenze durante il 2014. E anche l’altra esponenente eletta nella Tuscia, la pentastellata tarquiniese Silvia Blasi, si attesta comunque al di sopra dei “peggiori”, i più assenti – si fa per dire, visto che tutti comunque superano l’80 per cento delle presenze – che risultano essere Gaia Pernarella (M5S), Marino Fardelli (Lista Bongiorno), Pietro Sbardella (Gruppo Misto) e Olimpia Tarzia (Lista Storace), della Destra.
Va detto che per il calcolo è stato tenuto conto della convocazione del consiglio, laddove sia durato anche più giorni: fa fede la firma della presenza, ma resta comunque il dato diffuso di un’altra preszenza in aula di tutti i consiglieri e coi viterbesi che per una volta non hanno stonato. E i risultati? In generale sono state approvate 18 leggi, tre in più del 2013 (aumento del 10 per cento).