Qui non ci sono panettoni da digerire né fantasmi di vacanze troppo disinibite. Qui bisogna soltanto aggiungere un’altra perla alla collana, riprendendo a macinare laddove ci si era fermati. Stadio Rocchi, ore 14.30, ultima giornata del girone di andata: la Viterbese ospita la Nuorese, con l’immancabile pressione di quella che insegue la capolista (la Lupa, che ospita l’Olbia) ma forte di una pausa natalizia sfruttata a fondo. Già, perché durante l’interruzione del campionato mister Ferazzoli – appoggiato da una società integerrima, su questi aspetti – ha fatto lavorare parecchio i suoi, compresa un’amchevole contro il Grosseto e la seduta d’allenamento anche a Capodanno.
Nessun alibi, perciò, e neanche troppo timore (rispetto sì) dell’avversario, una Nuorese da medio alta classifica, che avrà pure fermato la stessa Lupa ma che in trasferta singhiozza, con 9 punti all’attivo. La Viterbese, di contro, in casa va alla grande – un solo pareggio contro la capolista – e avrà a disposizione tutti i carichi pesanti del sontuoso attacco. Da Fabio Oggiano che potrebbe barra dovrebbe vincere il ballottaggio sulla destra con Morini, a sua leoninità Pippi, al ritrovato Andrea Saraniti (in gol nel derby di casa Camilli) fino ai folletti Neglia e Pero Nullo e all’ultimo arrivato Fanasca. In mezzo, Assenzio – il centrocampista dal cognome ubriacante – dovrebbe partire partire titolare al fianco di Giannone, con Pingitore sulla destra in difesa e Tuniz a sinistra.
Questo il quadro. Le previsioni dicono sole e termometro gentile, perciò non resta che iniziare l’anno con uno stadio un po’ più gremito del solito, giusto per capire se i viterbesi medi ci credono come quelli che ci credono dall’inizio della stagione. E avanti.