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Viterbese ad Olbia, la domenica sportiva

Delicatissima trasferta sarda per i gialloblu. Che puntano su Pippi e Oggiano

L'allenatore Fabrizio Ferazzoli

L’allenatore Fabrizio Ferazzoli

Il presidente dell’Aia Nicchi lo aveva anticipato alla Gazzetta dello sport, in settimana: “Coi tagli in arrivo dalla Figc, saremo costretti a non mandare più terne arbitrali di livello per gli scontri al vertice in serie D”. Perché viaggiare costa, è chiaro, come costa spedire un arbitro bravo ma siciliano a dirigere un big match in Lombardia. Quella che sembrava soltanto una brutta prospettiva (o meglio ancora una minaccia politica) oggi si materializza e, potenza della sfiga, viene a riguardare proprio la Viterbese. Che ad Olbia, in campo per la seconda giornata del girone di ritorno, si ritroverà un arbitro ternano (e passi), il signor Stefano Agrò, ma due collaboratori sardi, di Ozieri. E staremo a vedere come si comporteranno, anche se non è il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela.

Arbitri o no, i gialloblu sono chiamati a vincere, più o meno disperatamente. Perché altrimenti la sconfitta di sette giorni fa in casa contro il San Cesareo rischia di diventare davvero lo spartiacque della stagione, ma in negativo. Con la Lupa volata a più 6 e lo stesso San Cesareo all’inseguimento del secondo posto, occorre una reazione credibile, di quelle – per capirci – già viste l’anno scorso nei momenti di difficoltà. Ma quella era l’Eccellenza, e a parte il Rieti non c’era molta altra ciccia, mentre invece in serie D nessuno perdona. Semmai, il ritornello “tanto la Lupa molla” si è trasformato in un boomerang che ha demotivato prima la piazza e poi la squadra. Detto questo, l’input per crederci fino alla fine arriva dalla stessa proprietà, che ha suonato la carica in settimana prima confermando mister Ferazzoli e poi facendo ricorso contro le tre giornate (troppe, a proposito di arbitri) di squalifica inflitte a Saraniti.

Ecco, Saranitovic oggi intanto non ci sarà, e allora forza Pippi, l’animale dal quale potrebbe ripartire proprio il campionato della Viterbese. Ha la grinta e la forza e i mezzi tecnici, il brasiliano, per diventare leader di una truppa che sembra carente proprio in quanto a personalità, inversamente proporzionale alla dose di talento. L’altro da seguire è Fabio Oggiano, prelevato dall’Olbia nel mercato di dicembre e chiamato a dimostrare contro i suoi ex compagni di essersi meritato il salto di qualità. Con loro, l’intoccabile Pero Nullo e uno tra Morini e Neglia, col primo in vantaggio.

A proposito di ex: dall’altra parte allena da fine ottobre Oberdan Biagioni, visto sulla panchina del Rocchi da marzo a luglio 2012, all’epoca della vecchia Viterbese. Quando si viveva alla giornata, senza soldi ma con una buona dose di bugìe: chi (ancora) rimpiange quei tempi non ha capito nulla. Del calcio e della vita.

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