Il colore predominante è il bianco, con alcune sfumature di grigio. Lo stile è barocco ma sono presenti anche elementi gotici. Questa in estrema sintesi la descrizione di Gloria, la Macchina di Santa Rosa che sfilerà il 3 settembre dei prossimi 5 anni (almeno) per le vie di Viterbo, secondo le primissime indicazioni dell’ideatore Raffaele Ascenzi che ha lavorato al progetto in stretta collaborazione con il designer Luigi Vetrani.
“Quando ho cominciato? 45 anni fa…”, scherza Ascenzi che assiste alla proclamazione in compagnia della moglie Valeria (i tre figlioletti Elvira, Silverio e, ovviamente, Rosa stavolta non ci sono) è comprensibilmente e visibilmente emozionato: “Ma è un’emozione diversa nonostante si tratti del mio secondo successo – aggiunge -. Direi che adesso la vivo con maggiore maturità. Comunque, ho iniziato a lavorare sul progetto 6 anni fa, quando con l’altra mia Macchina, che si chiamava Speranza, non riuscii a centrare il successo. Confesso che l’ispirazione mi è venuta quando, il 2 settembre, ho visto sfilare il cuore della nostra Patrona. Lì ho capito che la Macchina doveva muoversi nel solco della tradizione, con alcuni elementi di novità sicuramente, e che doveva andare incontro ai desideri dei facchini, che poi sono gli autentici protagonisti del Trasporto. Insomma, Gloria è una Macchina nata e concepita per chi la solleva e la trasporta sulle spalle”.
Ma quali sono gli elementi di novità rispetto al passato? “La scelta dei materiali. Ho concepito una Macchina di pietra. Non so sinceramente se si riuscirà ad utilizzare realmente il peperino, ma l’idea di fondo è quella. In questo ha avuto un ruolo decisivo anche il mio lavoro di architetto. A prima vista può sembrare un modello antico, ma invece è un ‘campanile che cammina’ assolutamente contemporaneo. In questa mia concezione, un ruolo decisivo ha avuto Luigi Vetrani, il designer, che si è occupato con professionalità della parte grafica. Il suo lavoro è stato decisivo per la realizzazione del progetto”.
Inevitabili le dediche: “Alla mia famiglia: mia moglie Valeria e i miei tre bimbi, con i quali potrò condividere la gioia del Trasporto. La nuova macchina è per loro”.
Per Raffaele Ascenzi, smaltita la gioia per il successo, il lavoro è tutt’altro finito. Anzi si può ben dire che comincia adesso. L’ideatore, infatti, ha ora 20 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo, con il quale si potrà bandire la gara per costruzione della Macchina. Intanto Ascenzi incassa il premio di 12mila euro (5mila vanno al secondo classificato Rosa nel cuore, 3mila al terzo Nell’incanto del tuo percorso di fede). La commissione (presieduta dal dirigente comunale Stefano Menghini) ha assegnato al progetto vincitore 90 punti, 85 sono andati al secondo e 82 al terzo.
Probabili, come spesso è accaduto anche in passato, le polemiche da parte di chi non è riuscito a centrare la vittoria. Ancora una volta, l’idea di Gianluca Di Prospero non ha ottenuto il punteggio sufficiente per ottenere il primo posto: gli 85 punti conquistati hanno permesso solo la piazza d’onore (come era accaduto in precedenti occasioni). Comunque, la scelta è fatta: sotto col ciuffo.