Una piccola sfida vinta. Scoprire in casa della propria nonna dei semi e piantarli solo per scoprire cosa nascondono. Alla fine, la sorpresa: melanzane spinose. Il Chayote, una specie della famiglie delle Cucurbitacee, originaria del Sud America, presente nei paesi dell’area costiera del continente e nelle isole. In Italia si può mettere ovunque, ma resta comunque una rarità. Difficilissimo trovarla. Ma non a Vetralla, dove Paolo ed Elisa Reali dell’azienda agrituristica Villa Ione non solo l’hanno coltivata, ma l’hanno già imbarattolata. Tanti piccoli contenitori pronti per essere venduti, certificati Bio come tutto quello che vien su dal terreno attorno all’agriturismo delle campagne vetrallesi. “Stavamo a casa di nostra nonna – spiegano Paolo ed Elisa – abbiamo visto dei semi, ci siamo incuriositi e abbiamo deciso di vedere cosa avrebbero prodotto. E abbiamo scoperto che si trattava della melanzana spinosa. Al primo tentativo non è andata, al secondo sì”. Una pianta dalle qualità non indifferenti. Il Chayote contiene infatti vitamina C, acqua e sali minerali. Ha poi effetti diuretici e previene arteriosclerosi e ipertensione, favorendo infine lo scioglimento dei calcoli renali.
Tante inoltre le ricette. “Melanzane gratinate, arrostite, fritte, in umido con le olive, parmigiana e totani” – spiegano i Reali – “è stato divertente e soprattutto siamo riusciti a far crescere una pianta nonostante sia raro trovarla e difficile coltivarla. Non ci siamo dati per vinti e abbiamo arricchito il nostro territorio con una nuova specie”. “Quando l’ho saputo – ricorda Bruna Rossetti, presidente di Confcooperative Viterbo di cui Villa Ione è associata – è stato per me come trovarmi di fronte alla metafora della crisi. La curiosità di sorprendersi, la capacità di costruire e scoprire che le difficoltà si possono superare e che il tempo è sempre galantuomo per chi si impegna con passione e professionalità”.
Non saremo certo il Costa Rica, il maggior esportatore di Chayote al mondo, ma anche noi oggi possiamo dire di avere nel viterbese, in quel piccolo angolo di mondo chiamato Vetralla, la nostra “Ginestra, o fiore del deserto”: la melanzana spinosa di Villa Ione.