E’ l’argomento della settimana e più “viterbicolo” di questo non si può. E’ la Macchina di Santa Rosa. Lunedì scorso la commissione esaminatrice, dopo aver visionato i progetti in gara, ha alzato il velo sulle prime tre classificate. E il caso ha voluto che questo evento si svolgesse in contemporanea con la settimana d’Alta Moda parigina.
Macchina di Santa Rosa & Haute Couture, due temi che mi stanno molto a cuore. Su entrambi di applausi, critiche e polemiche il web e la carta stampata sono saturi, ecco allora il senso della rubrica di oggi: unire i due argomenti.
Concedetemi questo paragone. L’Haute Couture, d’altronde, è magia, innovazione e creatività senza limiti. Non me ne vogliano gli ideatori delle Macchine, a cui vanno i miei complimenti più sentiti anche solo per la passione e il lavoro dedicati ai progetti. Questo è solo un gioco. E’ che io i vestiti ce li ho sempre in testa e, perdipiù, mi viene spontaneo trovare somiglianze.
Oltre alle prime tre Macchine classificate ne ho scelte altre tre. Quelle che, secondo me, meglio rendono questo accostamento sui generis. In ognuna di queste sei ho intravisto un dettaglio, una linea o un qualcosa che mi ha ricordato un abito presentato in questi giorni a Parigi. Eccole:
“Gloria” è un Valentino. Romantica ed elegantissima, come i preziosi abiti ricamati con i versi di Dante, Prevert e Virgilio. Mi hanno fatto pensare alle frasi di devozione e di preghiera che i viterbesi lasceranno scritti in un biglietto al santuario di santa Rosa e che la sera del 3 settembre saranno parte della Macchina, contenuti dentro la vasca che domina la base.
Dettagli a non finire per “Una rosa nel cuore”, che richiama un abito della collezione di Frank Sorbier. Le applicazioni ricordano le ali degli angeli che svettano verso la santa e il giallo il gioco di luce.
Sinuosa e all’avanguardia “Nell’incanto il tuo percorso di fede”. Come la creazione
dell’enfant terrible della moda, Jean Paul Gaultier. Corsetto e pantalone morbido, tutto color bronzo, con un’applicazione sui fianchi molto simile alla linea della Macchina.
Onde sinuose che dalla base si dirigono verso la cima per “Una preghiera per rosa”. Onde come quelle vaporose della gonna di Stephane Rolland.
Richiama una creazione di John Galliano, oggi designer per Maison Martin Margiela, “Bocciolo di Rosa”, con i toni del rosso e i preziosi dettagli dorati del top e della maschera.
Come l’abito dritto, brillante e impreziosito da un nastro in vita di Armani Privé, “Carità”: lineare ed elegante.