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Pino Daniele e quei legami con la Tuscia

Pino Daniele con la valentanese Amanda su Novella 2000

Pino Daniele con la valentanese Amanda su Novella 2000

“È stato uno dei musicisti italiani più conosciuti nel mondo”. Recita così Wikipedia, attraverso un tempestivo quanto glaciale aggiornamento. Ed è passato anche da Viterbo. Questo l’enciclopedia interattiva non lo dice. Ma parlano i fatti.
Giuseppe Daniele, per tutti Pino, è venuto a mancare domenica. All’interno della sua casa in Toscana (ai confini col Lazio), allo scoccare delle prime luci del giorno. Lo ha tolto alla terra un infarto. Rapido. E a nulla sono valsi la corsa in ambulanza ed il ricovero all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Il cantautore partenopeo se ne è andato in questo modo, a due passi dai sessant’anni (li avrebbe compiuto il prossimo 19 marzo), e con una curriculum pesantissimo.
Nel 1980 ha fatto da apri pista al concerto milanese di Bob Marley. Ha suonato a Cuba e all’Olympia di Parigi. Ha affiancato mostri sacri del calibro di Pat Metheny. Duettato con mezzo mondo: Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Chick Corea, Baglioni, Bobby Solo e molti, moltissimi, altri.
Una carriera, la sua, partita in discesa e terminata in salita. Amatissimo agli esordi, soprattutto dai tecnici dello spartito, è finito (come poi in diversi, quando la vena viene meno) per rilassarsi su odierne melodie poco sperimentali e assai commerciali.
Della data di Viterbo di cui sopra non c’è molto da dire, in realtà. Concerto di fine luglio rinviato causa maltempo, posticipato allo scorso 2 agosto, in una Ferento più vuota che piena. Correva il tour acustico. E nemmeno i giornalisti poterono raccontare chissà che. Zero accrediti. Prezzi proibitivi (40 e 50 euro). Zero recensioni.

Sempre in Tuscia però Giuseppe il ragioniere napoletano ha fatto parlar di sé. Cronache recenti. Gossip all’amatriciana. Quello che tanto piace ai tipi di Novella 2000. Che lo hanno beccato, dopo la rocambolesca separazione con le moglie, insieme ad Amanda Bonini. Valentanese, lei, conosciuta in ambito spettacoli come promotrice d’eventi. La coppia era solita muoversi nell’ombra. Poche foto e passaggi rapidissimi.
A due passi da qua, invece, e precisamente alla Giannella (Orbetello) Daniele era co-titolare del Tuscany Bay. Bar, ristoranti, ombrelloni. Roba di gran classe. Meta di diversi viterbesi facoltosi. Almeno fin quando le forze dell’ordine non vi hanno apposto sigilli per abusivismo edilizio. Ma questa è un’altra storia…

“A vita è ‘nu muorzo ca nisciuno te fa dà ncoppa a chello ca tene”.

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