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Ora Di Luisa sogna l’Europa più grande

Il pugile viterbese si candida come sfidante per il titolo continentale

Andrea Di Luisa

Andrea Di Luisa

Non fermarsi, andare avanti, osare. Tutte cose che nel pugilato ci sono sempre state e che Andrea Di Luisa, da guerriero qual è, ha sempre interpretato al massimo. Magari prendendosi qualche rischio, magari inciampando, ma provandoci sempre. Così è arrivato alla cintura di campione italiano (conquistata per due volte, l’ultima lo scorso settembre) e poi quella di campione dell’Unione europea, conquistata lo scorso 20 dicembre a Fabrica di Roma contro Roberto Cocco. E adesso, proprio in nome di questa logica che è una filosofia di vita, il 32enne pugile napoletano di nascita e viterbese d’adozione sogna la prossima sfida, la più grande che abbia mai combattuto.

E’ stata la Gazzetta dello sport, nei giorni scorsi, ad anticipare la notizia. Andrea Di Luisa, attraverso i suoi manager della Opi2000, si è candidato come sfidante volontario del prossimo campione europeo dei pesi supermedi. E la cosa va spiegata bene.

La cintura di campione europeo di quella categoria è attualmente vacante. Verrà assegnata sabato prossimo, 17 gennaio, sul ring di Saint-Quentin, cittadina (è grande più o meno come Viterbo) della Piccardia, la regione francese a Nord est di Parigi, assurta in questi giorni agli onori della cronaca perché teatro di caccia ai terroristi islamici autori dell’attentato alla redazione di Charlie Hebdo. A Saint-Quentin, il 17, si affronteranno per il titolo il francese Hadillah Mohoumadi (18 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta in carriera) e lo spagnolo Mariano Hilario (11 vittorie e 3 pareggi). Il vincitore sarà il nuovo campione continetale, un titolo molto più prestigioso di quello di campione dell’Unione europea che attualmente è di proprietà di Di Luisa. Per questo che Andrea vuole provare a puntare al bersaglio grosso, e di sicuro Salvatore Cherchi, il manager della Opi2000, tra i più preparati e influenti non solo d’Italia ma anche a livello internazionale, lo avrà consigliato a proporsi come sfidante. Convinto, magari, che ci siano delle buone possibilità che la richiesta del pugile italiana venga accolta.

Il manager della Opi2000 Salvatore Cherchi

Il manager della Opi2000 Salvatore Cherchi

La candidatura volontaria è il modo più rapido per arrivare a disputare un incontro per il titolo europeo, perché evita al pugile di dover salire progressivamente nel ranking vincendo tanti incontri: si risparmia tempo e si evitano gli intoppi (anche organizzativi, visto che non è facile allestire i match). Se Di Luisa e la Opi2000 hanno avanzato questa richiesta vuol dire che si sentono pronti (soprattutto Andrea) a questo appuntamento. Lo stesso Cherchi, del resto, aveva detto in diverse occasioni di avere “grandi progetti per Di Luisa”.

Ora naturalmente bisognerà aspettare il match di sabato, per sapere chi sarà il nuovo campione europeo, e poi capire se sia disponibile ad accettare la sfida. Di certo il curriculum di Di Luisa (17 vittorie e 2 sole sconfitte da professionista) e la sua fama di picchiatore micidiale potrebbero spaventare il campione. Che del resto è liberissimo di rifiutare. Ma i tanti tifosi viterbesi di Andrea sperano che l’incontro si faccia, magari a primavera, anche se è presto per dire dove (bisogna aggiudicarsi la gara per l’organizzazione). Farlo nella Tuscia, magari ancora a Fabrica di Roma, sarebbe davvero il massimo. Per lo sport e non solo.

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