Ma come vestono gli studenti? Mi scuso se in questo blog invaderò il campo della giovane Flavia che, in Stile viterbicolo, scrive in maniera attenta e competente di look. Ma in questa sede parlerò da persona molto anziana e da ex prof, quindi con un’ottica particolare e naturalmente non condivisibile.
Le scuole non sono quasi mai ambienti caldissimi d’inverno, lo sono invece d’estate durante i di recupero e gli esami di Stato. Detto questo voglio anche chiarire che non parlo di vestiti riferendomi a costi o marchi. Preciso anche che la moltitudine degli studenti ha le abitudini che descriverò, ma ci sono poi i non allineati, uno sparuto gruppo di coraggiosi.
Lo studente maschio: calza sneakers, ma talora anfibi.I jeans sono di ordinanza, ci può essre una alternativa nei calzoni informi tipo mimetica. La vita da anni è rigorosamente bassa (a tal proposito consiglio la lettura di uno stupendo volume di Alberto Arbasino). Si devono vedere gli slip colorati e firmati, spesso.
La felpa è sformata ed ampia, con cappuccio che si tende a tenere anche in classe a meno che le urla dell’insegnante che protesta non arrivino ad un numero di decibel insopportabile.
Comunque nei corridoi il cappuccio torna ad essere alzato a meno che lo studente non sia un grande appassionato di cappellini. Il cappellino è quasi sempre con visiera all’indietro, a volte di squadra di calcio, di baseball,o di una università americana che mai verrà frequentata.
Scambio di battute tra alunno ed insegnante:
Prof: “Non si porta il cappellino dentro gli ambienti chiusi, tipo uffici, chiese, teatri,cinema, scuole; non serve ed è poco educato”.
Alunno: “Prof, ho il ciuffo in disordine, non ho messo il gel, non ho fatto in tempo a pettinarmi”.
Il prof rinuncia ad andare oltre e fa finta di nulla pensando al suo fegato, al cuore e ad altri organi del suo corpo che potrebbero risentire della incavolatura.Oppure manda l’alunno in presidenza anche se sa che è una battaglia inutile e uscirà vincitore l’alunno.
Infine capitolo occhiali da sole; vengono indossati come sfida. Alcuni alunni sono preposti in classe al conteggio dei minuti che passeranno prima che l’insegnante guardi male l’occhialuto, sbraiti , urli per l’ennesima reiterazione della cosa.
Ricordo con affetto un Preside (P maiuscola) che all’inizio dell’anno faceva circolare nelle classi una garbata comunicazione in cui si diceva: “E’ fatto divieto all’alunno all’interno dell’istituto di indossare occhiali da sole, cappellini e di tenere le mani in tasca quando si parla con il preside e i professori, davanti ai quali si sta dritti e non appoggiati ai muri”.
La studentessa. Le scarpe sono le stesse dei maschi. non indossa minigonna, ma leggings o jeans a vita bassa che permettono di mostrare tanga e a volte arditi tatuaggi poco sopra il fondo schiena. (Mi ricordo un tribale con un’aquila o altro pennuto del genere con colori turchese rosso e nero).
La felpa o il maglione è o di 4 taglie più grande o strizzatissimo per mostrare l’ombelico . E’ facile notare d’inverno top scollati a canotta e corti, indossati con 4 giri di sciarpa al collo.
La prossima volta scriverò del look del pranzo dei 100 giorni. Dicesi pranzo dei cento giorni quel pranzo che la classe 5 fa con i propri docenti a 100 giorni dall’esame di maturità
Volutamente non ho parlato delle materie che saranno oggetto dell’esame di stato. Niente da dichiarare, tutto nelle previsioni. E ci sarà tutto il tempo, più in là, di affrontare l’argomento esami.
L’inconfondibile look degli studenti di oggi
Occhiali da sole e cappellini, tanga e tatuaggi (presidi permettendo)
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