Avrebbero potuto chiamarlo “daje forte”. Ma anche “italiano, spaghetti pizza e mandolino” non era mica male. Forse troppo lungo. Semmai direttamente “mafia e Italia uno”, come si annunciano simpaticamente i bambini egiziani quando si avvicinano in barca lungo il Nilo. Ed invece si sono accontentati di “VeryBello!”. Quindi, considerando che si tratta solo (eufemismo) di un portale che raccoglie più di mille eventi culturali dello Stivale, si può tranquillamente affermare che tutto sommato c’è andata bene. Anche perché, in fin dei conti, quanti stranieri passeranno mai in vista dell’Expo?
In ogni caso, complice anche una stampa che ha giocato forte (nel bene e nel male) con l’appellativo appena citato, pompandolo all’ennesima potenza, il novello sito Internet fortemente voluto dal ministro Dario Francischini ha fatto il botto. Per citare un altro termine tecnico.
In meno di sei ore infatti ha registrato addirittura 500mila accessi. Per la gioia senza tempo dello stesso solitamente compassato Franceschini. Che poi sarebbe il preposto (appunto) alle iniziative culturali italiane.
Voltando pagina. Anzi, entrano nella pagina, si può digitare Viterbo nel campo prestabilito alla ricerca. Spunta così un breve elenco delle principali manifestazioni che si svolgono nella città dei Papi e nella sua provincia. Altre, per logica, si aggiungeranno strada facendo. “Por la calle”, direbbero a Pamplona.
La prima lista interattiva è totalmente dedicata ai musei. Dal 1 maggio al 31 di ottobre ecco i consigli di Darietto (più approfondimento): Vulci, “Frutti d’oro e d’argento. La spiga e l’olivo”. Rocca Albornoz, “In alto i Kantharoi”, Viterbo chiaramente. “Il mare si fa ora”, Tarquinia, all’ archeologico. “Il paesaggio immaginario. Leoni, sfingi e ippocampo”, Tuscania. Seguono pratiche culturali alternative varie, e in ordine sparso. “Caffeina festival”, 26 giugno e fino al 5 luglio. A tal proposito ecco la notizia: han già deciso i giorni. Appuntateveli. “Tuscia film fest” a luglio. “Tuscia in jazz”, stesso mese e fino a settembre. Macchina di Santa Rosa (chi non sa quando che studi).
Ogni appuntamento ha la sua foto, le info, un pochino (poco) di storia e indicazioni stradali. Nella speranza che anche quaggiù, nella valle dell’arsenico, passi qualcuno. Magari stranieri, e magari dopo che alla voce “coming soon” sia stato aggiunto l’intero contenuto del sito, in inglese.
Una buona vetrina, tutto sommato. E poco importa che si chiami “VeryBello!”. A noi va bene così com’è.