Riceviamo e pubblichiamo il documento sulla sanità elaborato dal Pd di Viterbo e letto in aula dal vicecapogruppo Aldo Fabbrini:
L’Unione Comunale del PD di Viterbo da atto al presidente Zingaretti della serietà con cui ha avviato il processo di risanamento della sanità del Lazio, il coraggio con cui è uscito dalle macroaree e la forte volontà con cui ha posto la politica fuori dalle scelte professionali di coloro che sono chiamati a garantire la tutela e la salute dei cittadini.
Al contempo riteniamo indispensabile ed opportuno esprimere il nostro apprezzamento, nonché la nostra gratitudine all’operato del consigliere regionale Panunzi per l’impegno profuso sin dall’inizio del suo mandato per risanare e migliorare la sanità del Lazio, con particolare riferimento alla realtà di Viterbo, nella consapevolezza, che insieme, sapremo continuare a lavorare ed operare affinché l’ospedale di Belcolle possa finalmente diventare una DEA II livello.
L’ospedale di Belcolle è il cardine della rete ospedaliera della provincia di Viterbo.
Per esserlo in maniera compiuta risultano essere necessarie alcune cose:
1) In primo luogo, il completamento dell’ospedale di Belcolle ed in particolare del lotto A3, predisponendo, altresì, tutti gli interventi per la messa in sicurezza ed il rispetto della legislazione vigente del medesimo presidio ospedaliero, attraverso la necessaria individuazione di risorse e strumenti idonei;
2) L’inserimento dell’ospedale di Belcolle in un bacino più ampio, capace di raggiungere un’area vasta nell’area Nord della nostra Regione, affinché possa diventare DEA di II livello, ma mentre si lavora per questa opportunità, l’ospedale di Belcolle deve essere potenziato nella qualità dei suoi servizi, dando risposte alla popolazione provinciale, sottolineando che va in questa direzione il riconoscimento dell’ARES 118 con sede a Viterbo;
3) A tal proposito, è necessario che i reparti fondamentali siano all’altezza delle aspettative dei cittadini e siano, al contempo, in grado di ridurre la mobilità ed i viaggi della speranza al di fuori della nostra provincia, che l’andamento attuale non è in grado di eliminare.
Non intendiamo discutere dell’atto aziendale che è prerogativa e responsabilità del direttore generale (sic), ma chiediamo, che quell’atto aziendale sia funzionale agli obiettivi sopra enunciati, e precisamente, a ridurre la mobilità verso altre aziende, a dare risposte alle patologie per le quali più frequentemente ci si reca fuori Viterbo, a dare risposte a quelle malattie che per incidenza e per quantità richiedono strutture complesse adeguate.
Riteniamo che le scelte dei primari e dei responsabili debbano essere fondate esclusivamente sul merito e sulla professionalità, attraverso selezioni rigorose pubbliche e trasparenti.
La politica non deve assolutamente entrare in queste scelte.
Proprio per tale motivo, così come l’appartenenza politica non può essere elemento di vantaggio, riteniamo, al contempo, che non possa essere allo stesso modo, elemento di gratuita discriminazione di talune professionalità.
Apprezziamo lo sforzo fatto dal Direttore Generale, ma chiediamo, al contempo, una attenzione particolare per una più incisiva collaborazione nell’assistenza territoriale e nella assistenza socio-sanitaria, con particolare interesse a quelle ricchezze rappresentate dalle case-famiglia.
Per quanto concerne la diagnostica, riteniamo opportuno, innanzitutto, di ridurre le liste d’attesa e di dare una risposta a diagnostiche complesse come la PET.
Apprezziamo, inoltre, lo sforzo fatto dal Presidente Zingaretti a difesa dei precari della sanità, ma chiediamo, altresì, al Direttore Generale, di adoperarsi con ogni sforzo, affinché le professionalità precarie della nostra azienda possano continuare a lavorare con tranquillità e con serenità.
Ribadiamo, infine, la necessità che per potenziare i servizi della ASL, le risorse possano essere trovate anche attraverso processi, di intesa con l’amministrazione comunale di Viterbo, di valorizzazione immobiliare di strutture non funzionali per la sanità ma vitali per il rilancio e lo sviluppo della città, ad iniziare dall’ex Ospedale degli Infermi e della struttura San Simone.
Segreteria Unione Comunale PD Viterbo