Dal consigliere comunale di Forza Italia, ed ex sindaco, Giulio Marini, riceviamo e pubblichiamo:
Se Michelini, in virtù della trasparenza, mettesse il documento che ha presentato alla stampa dal titolo “La città che stiamo cambiando”, sul sito istituzionale, sarebbe deriso da tutti i Comuni italiani. La rendicontazione
La pubblicazione diffusa alla stampa dall’amministrazione Michelini
Se un sindaco vuole dire alla cittadinanza quanto è stato, o sarà, bravo lo deve fare in base a dei parametri precisi, sennò è una sua esclusiva opinione personale, a cui il cittadino è libero di credere o meno. Affinché un documento racconti realmente ciò che un’amministrazione ha fatto, o ciò che realisticamente può fare in futuro, è richiesta innanzitutto l’indicazione di obiettivi e non di semplici attività, corredati da appositi indicatori che ne misurino il grado di conseguimento. Tali obiettivi, tra le altre cose, devono, quindi, essere “specifici e misurabili in termini concreti e chiari”, altrimenti sono solo chiacchiere. Sul documento diffuso da Michelini più che obiettivi troviamo riportate delle semplici attività, spesso di ordinaria amministrazione, che non dicono nulla sui risultati ottenuti o su quelli che si vogliono ottenere. Non solo. Qui si arriva alle barzellette, dichiarando come obiettivo di gennaio 2015 di “stare in attesa dei risultati ufficiali Asl per revoca ordinanza di non potabilità”. E poiché a ogni obiettivo deve essere associato un indicatore che misuri il grado di conseguimento, chissà che i consulenti di Michelini non gli suggeriscano di indicare quanti mesi è rimasto adaspettare il suddetto responso, con l’assurdo che l’inerzia diventi segno di produttività. Per il sindaco delle missioni impossibili, anche questo può realizzarsi. Nemmeno al Comune di Puffolandia sarebbe venuto in mente di scrivere certe idiozie. Ma le oscenità proseguono.
Tra gli obiettivi dichiarati dal Comune ci sarebbero: “la partecipazione a trasmissioni televisive”, “a eventi fieristici”, e perché a questo punto non aggiungere anche una scampagnata sulle rive dell’Urcionio? Se questi sono i parametri con cui il Comune pensa di misurare la propria efficienza, la propria capacità di rispondere ai bisogni della collettività, allora dobbiamo seriamente preoccuparci. Il rendiconto o piano futuro, non si capisce bene cosa sia, redatto da Michelini è un’offesa alla g
Inutile spiegare a Michelini a questo punto che su documenti di questo genere, così come nella programmazione interna delle attività amministrative dell’ente, dovrebbe essere esplicitata la visione e la missione a medio e lungo termine, i cardini della pianificazione strategica, a partire dalle quali, a cascata, dovrebbero essere indicati le priorità sulla base delle quali articolare e assegnare gli obiettivi alla struttura organizzativa. Se il buongiorno si vede dal mattino, qui c’è da aspettarsi un’eclissi totale. Interessante sarà vedere, con queste premesse, come sarà valutata la performance dell’ente e, soprattutto, la dirigenza.
Giulio Marini