Mi unisco convintamene all’appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Federazione Coltivatori Diretti di Viterbo Mauro Pacifici e dal direttore della stessa Ermanno Mezzetti, relativamente all’esigenza di approvare in tempi rapidi la proposta di legge 116/2013, già esaminata nelle commissioni consiliari competenti.
La proposta è stata valutata positivamente dalla Coldiretti proprio perché, per la prima volta, getta i presupposti per un sistema organico di interventi rivolti a tutelare, gestire e controllare lo sviluppo della fauna selvatica, ma soprattutto a prevenire i danni alle colture agricole.
In tutti questi anni il problema dei risarcimenti per i danni da fauna selvatica ha rappresentato una vera e propria emergenza per gli enti locali, sempre più a corto di risorse e impossibilitati a soddisfare le sempre più numerose richieste di indennizzo provenienti dagli agricoltori danneggiati. E’ giusto tutelare e conservare la fauna selvatica, ma purtroppo si ha spesso la sensazione che i diritti degli animali, in questo caso i cinghiali che devastano le coltivazioni o i lupi che fanno strage di pecore, vengano prima di quelli dell’agricoltore o del pastore a non veder gravemente compromessi i propri legittimi interessi economici. E’ dunque sempre più indispensabile puntare sulla prevenzione del danno, superando o quanto meno limitando al massimo, la politica dell’indennizzo. Questo potrà avvenire soltanto se sarà finalmente approvata una legge capace di garantire una gestione della fauna selvatica non rivolta unicamente alla tutela della specie, ma capace di coniugare questa indiscutibile esigenza con il diritto degli agricoltori di non subire danni alle coltivazioni, già esposte pericolosamente alle violente, e sempre più spesso eccezionali, condizioni meteo avverse.
Pertanto in qualità di presidente della Provincia di Viterbo mi associo all’appello lanciato dai dirigenti provinciali di Coldiretti, nel sollecitare la rapida approvazione di questa legge non più rinviabile. Chi scrive inoltre si è fatto portavoce di analoga richiesta anche nelle aule parlamentari, incontrando la disponibilità ed il consenso di diversi deputati, di tutti gli schieramenti politici, per un’apposita normativa nazionale.
Non è più possibile accettare questa sproporzione, a mio giudizio assurda ed esagerata, rappresentata da misure sempre più stringenti rivolte a conservare la fauna selvatica, nella totale assenza di tutele legislative in favore delle aziende agricole.
Fauna selvatica, subito la legge
Gli agricoltori hanno il diritto di non subire danni
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