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E da oggi si saldi chi può: occasioni per tutti

Lina Novelli (Confesercenti)

Lina Novelli (Confesercenti)

Si parte. Da oggi in tutta Italia (ieri hanno anticipato solo Campania e Basilicata) via ai saldi invernali, un momento particolarmente atteso sia dai consumatori (con la possibilità di risparmi anche consistenti) che dai commercianti (poiché le vendite di questo periodo rappresentano circa il 20% del fatturato annuo). Il clima particolarmente mite dell’autunno (il freddo è arrivato solo negli ultimi giorni) ha avuto l’effetto di gonfiare i magazzini di prodotti invernali che, dunque, potranno essere acquistati godendo di sconti consistenti. D’accordo, la crisi ha tutt’altro che smesso di mordere portafogli e possibilità, ma accreditate prevedono pur sempre una spesa pro capite intorno ai 150 euro, mentre altre fonti indicano in circa 350 euro la somma media messa a disposizione dalle famiglie per questo tipo di acquisti.
Qualcuno, comunque, approfittando di vari espedienti ha un po’ anticipato i tempi e usando le diciture più fantasiose (sconti pazzi, prezzi folli, occasioni di Natale e/o di fine anno) di fatto ha già messo in vendita prodotti scontati. In ogni caso, il vero assalto comincia oggi soprattutto per quanto riguarda i capi d’abbigliamento e le calzature.
“I saldi sono una grande occasione per tutti, commercianti e consumatori, se tutti rispettano le regole – sottolinea Lina Novelli, presidente provinciale di Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento e membro della presidenza nazionale – L’autunno è stato caratterizzato da un clima troppo mite; di conseguenza ci sono assortimenti in grado di soddisfare le più varie necessità, e quindi aumentano le opportunità per chi acquista in saldo”. “Le vendite di Natale – continua Novelli – sono state sottotono: il volume è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2013, ma lo scontrino medio ha registrato un’ulteriore flessione. Per questo i saldi invernali di quest’anno sono molto attesi: i commercianti partiranno subito, anche nella nostra provincia, con sconti importanti, nella speranza di invertire il trend”.
“Le vendite di fine stagione – aggiunge Roberto Manzoni, presidente Nazionale Fismo,– valgono circa il 20% dei fatturati annui dei negozi, che nel 2014 hanno scontato ancora l’effetto della crisi: secondo le stime dell’Osservatorio Confesercenti, l’anno appena concluso ha registrato la cessazione di oltre 11.700 imprese della distribuzione moda, al ritmo di più di 900 negozi chiusi ogni mese. L’auspicio è che il 2015 possa segnare il termine di una tendenza negativa che ormai dura da 7 anni”.
Intanto da Confesercenti di Viterbo arrivano i soliti consigli ai clienti di acquistare, per non avere sorprese, dagli abituali negozianti di fiducia, che saranno in grado di assistere e consigliare al meglio sui prodotti a saldo, come d’altronde fanno normalmente con i propri clienti durante tutto l’arco dell’anno.
Certo, meglio evitare di acquistare quell’ormai famoso giubbottino in pelle di dromedario a 49,90 che viene puntualmente messo in vendita da 15 anni e che altrettanto puntualmente resta sugli scaffali. O gli scarponcini color seppia a 39,90 o ancora il maglioncino in lana di gatto delle Ande, anch’esso a 49,90. Tutti questi articoli meglio lasciarli sempre tra gli invenduti…

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