La terra della Regione – cioè dell’Arsial – ai giovani imprenditori agricoli. E tra i 318 ettari assegnati ieri, ci sono anche dei destinatari viterbesi, provenienti da Montalto di Castro, Proceno e Tarquinia. La cerimonia di consegna si è svolta l’altro giorno a Roma, in un contesto internazionale come la sede della Fao, alla presenza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, del suo assessore all’Agricoltura Sonia Ricci del ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, il direttore Corporate Comunication della Fao, Mario Lubetkin e l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati.
“Oggi più delle parole parlano i fatti – ha detto Zingaretti -E i fatti oggi dimostrano che si può fare, si può dare speranza soprattutto ai giovani, in un momento in cui gli effetti della crisi economica sono proprio quelli di non trovare risposte innovative e soluzioni adeguate. E invece sentire il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, dire che il Lazio è un modello per l’Italia, sul campo agricolo, ovviamente è una grande soddisfazione e ci ripaga dello sforzo che stiamo facendo per cambiare tutto in questa regione”.
“Il bando regionale Terre ai Giovani – ha ricordato l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati – prevede la concessione in affitto di complessivi 318 ettari di terre di proprietà Arsial, site nelle province di Roma (Comuni di Roma, Cerveteri, Ladispoli, Magliano Romano, Nazzano) e di Viterbo (Montalto di Castro, Proceno, Tarquinia). A queste si aggiungono la disponibilità di 150 mila euro per le start up e di 500 mila euro per la parte investimenti garantiti presso le banche dal patrimonio Arsial. La durata dell’affitto prevista è di 15 anni, rinnovabile di ulteriori 15 su richiesta del concessionario. L’avviso, pubblicato a febbraio 2014, aveva raccolto 340 domande. Dopo la consegna dei primi due lotti, avvenuta lo scorso settembre, oggi la Regione consegna altri 5 lotti mettendo a segno un risultato importantissimo paragonabile alla riforma agraria di 45 anni fa. A breve saremo in grado di recuperare e assegnare altri 100 ettari”.
Soddisfazione anche da parte del consigliere regionale (e capogruppo della lista Per il Lazio) Riccardo Valentini: “L’assegnazione è un segnale importante e positivo. I circa 200 ettari di terreni destinati a cinque progetti stilati da giovani molto preparati e che vanno ad aggiungersi ai precedenti 140 ettari, confermano la validità del modello Lazio in agricoltura. Un modello basato su innovazione e sostegno ai giovani. Assegnare le terre ai giovani agricoltori, infatti, vuol dire attivare un circuito virtuoso per presidiare i terreni stessi difendendoli dal consumo del suolo, dall’inquinamento e dalle speculazioni. Affidare beni pubblici naturali ai giovani vuol dire puntare sulla loro creatività e preparazione perché dalla terra stanno nascendo oggi molte innovazioni nel campo dell’alimentazione umana, della nutrizione e della qualità dei prodotti. Risultati raggiunti soprattutto puntando sulle energie creative delle giovani generazioni. In Italia abbiamo sola un 5 % d’imprese agricole giovanili al confronto del dato medio europeo che è superiore all’8%. Dobbiamo quindi risalire velocemente un gap e la Regione lo sta facendo anche grazie al lavoro svolto dall’Arsial e l’impegno del suo amministratore unico Antonio Rosati. E’ solo con l’investimento sui giovani agricoltori che si può ripartire con una filiera organizzata. Investire su di loro è strategico e se un tempo si diceva “non studi perciò vai a zappare la terra” oggi è il momento di dire “studia perché abbiamo bisogno di te per lavorare la terra con intelligenza”.