Otto comuni (quelli del distretto socio-sanitario Vt3) che si uniscono e fanno rete insieme alla Asl per fornire ai cittadini una serie di servizi a larghissimo raggio. E’ il senso del cosiddetto segretariato sociale, l’iniziativa presentata a Palazzo dei Priori dall’assessore alle politiche sociali Fabrizio Fersini con le dottoresse Antonella Proietti (direttrice del distretto) e Patrizia Prosperi (responsabile del servizio sociale distrettuale). “Enti diversi (Comuni e Asl) e distanti che forniscono servizi differenti – spiega Fersini – che aggregano le forze e le risorse per dare risposte concrete alle richieste del territorio”. In pratica, rivolgendosi agli sportelli del segretariato sociale distrettuale si potranno ottenere una serie di informazioni che, in passato, venivano fornite da diversi operatori: sanitarie (prestazioni domiciliari, richieste di ausili medici, assistenza di vario genere) e sociali (pensioni, inserimento nelle graduatorie per gli alloggi popolari e tanto altro ancora).
“Si passa da un welfare di attesa – sottolinea l’assessore comunale – ad un welfare di prossimità. L’operatore prende in carico l’utente, compila la cartella sociale e attiva contestualmente tutte le richieste necessarie. Il tutto confluirà in una banca dati che permetterà di monitorare costantemente i fenomeni. L’obiettivo è di fare rete a livello socio-assistenziale”. “Vogliamo valorizzare il ruolo delle periferie – aggiunge il sindaco Leonardo Michelini – nell’ambito di iniziative che coinvolgono tutto il territorio nazionale. E dunque il comune di Viterbo, il più grande e importante del distretto, si assume l’onere di sostenere e incrementare questo tipo di interventi che, peraltro, sono rivolti a zone dove spesso il disagio è maggiore. Ma in piedi ci sono altre iniziative, ad esempio con l’Ater, che metterà a disposizione strutture ed immobili non più utilizzati che, dopo opportuni interventi, saranno nuovamente messi a disposizione della collettività”.
“La vera sfida – aggiunge la dottoressa Proietti – è la presa in carico di pazienti complessi, cioè persone che hanno problemi sia di carattere sanitario che sociale. Il segretariato rappresenta un ottimo servizio per la capillarità di presenza ed ha un’importanza strategica di governance territoriale”. “La logica unitaria – conclude la dottoressa Prosperi – è il vero punto di forza del progetto perché è capace di unire competenze diverse e quindi di dare risposte alle aspettative e ai bisogni su ampia scala”. Decisivo sarà anche il ruolo dei medici di base che avranno la possibilità di segnalare casi e situazioni agli sportelli del servizio.
Il segretariato sociale costerà agli otto comuni del distretto (Viterbo, Bassano in Teverina, Bomarzo, Canepina, Celleno, Orte, Soriano nel Cimino e Vitorchiano) 47.500 euro l’anno e utilizzerà 6 figure professionali: un coordinatore, 4 assistenti sociali e un operatore informatico. Il servizio potrà essere utilizzato da circa 100mila cittadini e si articola in diverse fasi: accoglienza, ascolto, informazioni e consulenza, orientamento e accompagnamento.
Lo sportello di segretariato sociale è attivo presso:
VITERBO via del Ginnasio 1 (tel. 0761-348571); martedì (15-17), mercoledì (10-13), giovedì (15-17), venerdì (10-13)
BASSANO IN TEVERINA via XXV Aprile 10 (te. 0761-407012); martedì (9-12), giovedì (15-17)
BOMARZO via Borghese 8 (te. 0761-924021); lunedì (9-11), mercoledì (10-11), giovedì (16-18)
CANEPINA Piazza Garibaldi (tel. 0761 – 752319); martedì (16-18), giovedì (11-14)
CELLENO piazza della Repubblica 8 (tel. 0761-912002); martedì (11-14), giovedì (16-18)
ORTE piazza della Libertà 141 (tel. 0761 – 493256); mercoledì (9-12), venerdì (9-12)
SORIANO NEL CIMINO piazza Umberto 12 (tel. 0761 – 742256); martedì (10-12), venerdì (10-12 e 15,30-17)
VITORCHIANO piazza S. Agnese 16 (tel. 0761 – 373720); lunedì (11-14), mercoledì (15-17)
PUA (Punto unico di accesso socio-sanitario) via Enrico Fermi presso Cittadella della Salute a Viterbo (tel. 0761 – 236815); tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30