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Civita di Bagnoregio, un ponte col mondo

Nel 2014 visitatori record per il borgo: tanti asiatici ed europei, crescono i russi

Un delizioso scorcio di Civita di Bagnoregio

Un delizioso scorcio di Civita di Bagnoregio

E guai a chi si azzarda ancora a definirla città che muore. Civita di Bagnoregio è viva e vegeta. Eccome. Le cifre parlano chiaro: nel solo 2014 hanno attraversato quel ponte addirittura 240mila visitatori paganti. Il che vuol dire che in realtà sono transitate almeno 400mila persone. In quanto, il ticket di accesso, tocca solo al cinquanta percento (grossomodo) dei visitatori. “Vanno esclusi gli over sessanta e gli under sedici – spiega il sindaco di Bagnoregio e quindi pure di Civita, Francesco Bigiotti – chi soggiorna o mangia nelle strutture ricettive del borgo, poi ci sta l’orario in cui la biglietteria è chiusa, e così via”.
Ma torniamo ai numeri. Pazzeschi. “Nel 2008 i sei Comuni della Teverina facevano in blocco 40mila presenze turistiche – prosegue – praticamente oggi siamo dieci volte sopra”. Miracolo. Anzi no, pianificazione. Come si spiega questo flusso crescente chi amministra la baracca? “Qualcuno forse mi prenderà per pazzo – ci scherza sopra sempre il primo cittadino – ma il salto grande si è visto dall’entrata del ticket. Che ha dato un valore effettivo al prodotto. E poi hanno influito un po’ di fortuna, che aiuta gli audaci. Nonché diversi eventi, spot, film, passaggi di personalità illustri. Infine, la comunicazione mirata. Ci aspettiamo molto ora pure da Expo. Siamo stati scelti come ‘simbolo’ della zona”.

A proposito di dazio. Un euro e cinquanta. Praticamente si visita Civita al prezzo di un caffè. Bazzecole. “Ma tali incassi ci hanno permesso di ridistribuire una cospicua somma nel sociale – ancora Bigiotti – chi ha un reddito basso si ritroverà le tasse azzerate. Altri addirittura qualcosina in più rispetto a quanto versato. E non solo, una fetta ampia è destinata ai servizi. Abbiamo appena acquistato le macchinine elettriche, gratuite per gli invalidi, a pagamento per i comodi”.

Gli incredibili dati relativi ai flussi turistici

Gli incredibili dati relativi ai flussi turistici

Da dove arriva la gente? “Straordinario è il blocco orientale – illustra – Corea e Giappone. I giapponesi ci hanno scoperto per via di un manga, un fumetto a proposito di buona sorte. Poi gli europei classici, tedeschi e olandesi, per intenderci. Le ultime frontiere infine, ossia i tour operator interessati, sono Cina e Russia. Mercati molto vasti. Sarebbe un colpo clamoroso chiudere pacchetti con loro”.
Considerazioni di chiusura. Perché mentre questi macinano cifre incredibili il resto della Tuscia dorme sonni profondi? Un esempio pratico, le necropoli di Tarquinia fanno un quinto delle visite. Patrimonio Unesco. Culla degli Etruschi. Sole, mare, pesce e architettura sontuosa. “Non credo che siamo la città più bella della provincia – chiude il sindaco – magari una delle più affascinanti, questo sì. Certo, se penso a due semplici località come Viterbo e Tarquinia, sono sicuro che anche loro hanno le potenzialità per crescere e superarci. Ma ci vuole tanta volontà. E poi competenza e competenze. Nonché una bella responsabilità quando si prendono decisioni difficili”.
Il messaggio è partito. Qualcuno ascolterà?

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1 Commento

  1. pascal91 ha detto:

    Nel frattempo a viterbo si discute se invertire o no il senso di via annio… e non c’è neanche un sito di promozione della città in inglese…

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