Candice Huffin, protagonista del calendario Pirelli 2015
“Magre tremate, le curve son tornate”, “L’invasione delle curvy models”, “Ciao magre”. Questi sono alcuni dei titoli che almeno due volte all’anno appaiono sulle riviste di moda. Eppure questa storia delle rotondità mi confonde.
Premessa: quanto segue non tiene conto dell’esistenza di Photoshop. Quando sfogliando un giornale mi soffermo su un servizio fotografico dedicato a una modella curvy mi vengono in mente una serie di considerazioni. La prima: sarà pure parecchio rotonda, ma questa ragazza ha un viso stupendo. La seconda, consequenziale: che sciocca, se si mettesse a dieta, con questi tratti sarebbe una dea. Bella sì , ma più bella con dieci chili in meno. Ecco che torniamo al punto di partenza: magro è meglio, non c’è storia.
Terza e ultima riflessione che pecca di una banalità esagerata di cui quasi mi vergogno. Perché le modelle standard sono magre al limite dell’anoressico e spesso bruttine di viso, magari troppo androgine o con nasi importanti, e quelle curvy sono rotonde ma con occhi, naso, bocca e capelli di una bellezza sovrumana? E’ un controsenso oppure è così che va la vita perché non si può avere tutto? Mi sta bene quest’ultima, ma allora non ci ingannate più su questo ritorno delle rotondità.
La sfilata di Zana Bayne
Okay, la protagonista del calendario Pirelli 2015 è la sinuosa Candice Huffin. Okay, a settembre scorso, alla New York Fashion Week, la designer Zana Bayne ha fatto sfilare le modelle plus-size insieme a quelle taglia 36, ma è ancora presto per gridare alla rivoluzione. Le donne “rotonde” avrebbero più di una remora a girare tutte scollacciate, aderenti e più vedo che non vedo. Certo, ci sono anche quelle che se ne fregano e che indossano quello che vogliono senza troppi problemi. Le stimo, vivono meglio, ma se sono in netta minoranza un motivo ci sarà.
Ragazze, non ci sono altre soluzioni, mettiamoci l’animo in pace, buona volontà, bocca chiusa e palestra. That’s all.
