Chiamate Barbara d’Urso, please. Che qui si rischia di uscirne pazzi. Senza dubbio lei di certe cose ne capisce. E ne capisce parecchio. Oh, guai a pensar male, maliziosi. Anche se poi si sta parlando di una gara a chi ce l’ha più lunga (la “a” finale è d’obbligo). Ma cosa? La calza, naturalmente. Quella della Befana.
Poche certezze ci stanno nella vita di un viterbese. Santa Rosa. La fiera dell’Annunziata. L’Ipercoppe. E lei, essa, “la calza più lunga del mondo”. Cucita a mano dalle signore del Pilastro, portata in groppa alle 500 d’epoca. Contornata di donne-scopa e di bimbi increduli. È uno degli eventi più attesi dell’anno nella città dei Papi (questo offre il convento, d’altronde). Ma poi basta buttare un occhio su internet per scoprire che genti, fuori da Pianoscarano, ci copiano. E pesantemente. O forse siamo noi a copiarli? Mistero. Roba da Guinness dei primati. Roba da Barbara d’Urso, tornando all’incipit.
Comunque. Già ieri mattina mamma Rai passava, come detentore del titolo, Panicale. Cinquemilasettecentoquarantuno abitanti, paesotto in provincia di Perugia. “C’è chi studia il percorso e chi sta preparando gli abiti per le signore che sorreggeranno il mega calzino – giurava antecedentemente una testata umbra – In soccorso delle quali ci saranno moto e quad. Il risultato è sorprendente, 65 metri di lunghezza per un peso di oltre 200 chili, e un percorso di due chilometri circa”. Qui la faccenda si complica. Ma Panicale è piccola. Si potrebbe sempre conquistare e sottomettere.
Procediamo quindi. Guai più grossi: Milano. Fonti longobarde: “Il benvenuto all’anno dell’Esposizione universale con la calza più lunga del mondo. Misura 2015 metri e i suoi colori faranno riferimento a quelli di Expo. L’appuntamento è in piazza Duomo”. Impreziosita da ben sette piste di pattinaggio, più una studiata appositamente per il curling. E dinnanzi al curling pure Viterbo è costretta a chinarsi. Veramente troppo.
Ma ancora, Sant’Olcelse, comune sparso della città metropolitana di Genova, Liguria. Qui “…proseguono i festeggiamenti per la Calza più lunga del mondo. Ma mentre la gente si diverte ed i bambini vanno in visibilio, qualcuno, giù al campo di calcio è impegnato in un’attività, per così dire, complementare. Armato di piede di porco ed altri arnesi da scasso sta dando l’assalto al bar del Sant’Olcese-Campomorone. La maniglia viene presa a martellate, Il lucchetto del cancello di accesso divelto. Cinquecento euro di danni sono arrecati al gazebo adibito a baretto. Il bottino consiste in due macchinette per il caffè, tostapane, utensili vari, bibite e derrate alimentari”. Alla cronaca così si aggiunge pure il giallo. Che tira sempre. Fa audience.
E infine, scendendo a fondo nelle ricerche, a pioggia il pedalino è stato avvistato altresì a Carrara, Urbania, Spoleto, e Santa Maria a Monte (Pisa).
Insomma. Dinnanzi a cotante incertezze, chi dormirà più? Urgono regole ferree. Che lassù, a Bruxelles, prendano subito provvedimenti. Che qui ci sta gente bisognosa di sapere.