Anche il Comune di Viterbo si appresta a revocare l’ordinanza di non potabilità dell’acqua pubblica. Lo si apprende direttamente da Palazzo dei priori, che annuncia per domani lunedì la firma ufficiale che cancella il provvedimento ormai in vigore da oltre un anno.
Dopo il trattamento di dearsenificazione – con gli impianti entrati in funzione alla fine di gennaio – la Asl ha effettuato le analisi: “I parametri arsenico e fluoruri – recita la nota inviata agli uffici comunali dall’azienda sanitaria – sono conformi al valore previsto dal decreto legislativo 31/01”. Il discorso però vale soltanto per Viterbo centro, gli impianti di Monte Jugo, Grotticella e 480. L’unico acquedotto che ancora non rientra nei limiti è quello di Pratoleva, che serve le zone di Grotte Santo Stefano, Roccalvecce, Sant’Angelo, Fastello e la strada Teverina. “Su questo fronte si sta comunque lavorando per riportare i valori nella norma nel giro di qualche giorno”, informa il Comune.
Se tutto va come previsto, insomma, da domani si potrà tornare a bere l’acqua del rubinetto. Lo stesso sindaco, nei giorni scorsi, aveva anticipato l’ordinanza, confessando candidamente che sua moglie già preparava il caffè utilizzando l’acqua normale, anche se poi – ironia della sorte – proprio l’acquedotto che serve la zona dove risiede Michelini è quello ancora coi valori oltre la norma. Altri paesi che erano stati interessati dal problema arsenico, come Vignanello, per esempio, hanno già revocato le ordinanze di non potabilità.