Situazione grave, ma non drammatica. Sicuramente meno preoccupante rispetto agli altri capoluoghi del Lazio, fatta eccezione evidentemente per Roma. Ma qual è la reale situazione di Viterbo in ambito sfratti? Risponde Marco Proietti, segretario del Sicet, il sindacato inquilini della Cisl che si occupa proprio di tali problematiche. “Secondo gli ultimissimi dati, aggiornati al 15 gennaio ma non ancora definitivi – spiega – sono circa 80 gli sfratti che saranno eseguiti a Viterbo nel corso 2015. Siamo insomma alla fase esecutiva. Un numero non elevatissimo, mi rendo conto, ma si tratta certamente di famiglie che per i motivi più vari vivono in condizioni di disagio e che quindi vanno supportate in ogni modo”.
Il blocco degli sfratti, deciso dal governo e riconfermato proprio l’altra sera dal ministro Lupi in un intervento televisivo, ha già suscitato le rimostranze degli assessori alle politiche abitative di Roma, Milano e Napoli (Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito) che hanno chiesto all’esecutivo un’ulteriore proroga, almeno temporanea per evitare che esploda il problema casa per migliaia di famiglie. Secca la replica di Lupi: “Il 92% dei 140mila sfratti richiesti è per morosità e non per fine locazione. Quest’ultima interessa meno di 3mila famiglie”. Va aggiunto che sono stati rifinanziati con 200 milioni il fondo per gli affitti e con 266 quello sulla morosità incolpevole. A questi vanno aggiunti altri 400 milioni per la ristrutturazione degli alloggi popolari, molti dei quali sono inagibili.
“A Viterbo – continua Proietti – non ci sono ancora pervenute richieste in questo senso. In ogni caso è auspicabile che la proroga del blocco riguardi tutti i comuni, non solo quelli cosiddetti ad alta tensione abitativa, ma anche quelli medio-piccoli come il nostro. Il problema esiste ed è facilmente verificabile consultando le graduatorie per ottenere un alloggio popolare, che sono in continua espansione. Nella Tuscia si è arrivati ad un elenco che sfiora gli 800 nuclei familiari”.
Un piccolo sollievo arriverà non appena saranno disponibili le case che il Comune sta facendo ristrutturare a Bagnaia. “Si tratta – chiosa l’esponente del Sicet – di una cinquantina di unità immobiliari che, quando saranno assegnate, permetteranno di alleviare un po’ la situazione”.
Intanto a breve dovrà essere nuovamente convocata l’apposita commissione comunale per il disagio abitativo. “Ci siamo visti l’ultima volta il 12 dicembre scorso – conclude Marco Proietti -. Da quanto mi risulta entro la fine della mese la commissione presenterà delle proposte, ma io spero vivamente che il prossimo incontro con i sindacati avvenga al più presto. I problemi ci sono e sono impellenti e quindi vanno affrontati e risolti al più presto”.