Niente avvocati, niente giudici, niente udienze e tempi lunghi. Si può divorziare velocemente e senza troppi problemi stipulando un accordo davanti al sindaco del comune di residenza di uno dei due coniugi o del comune presso cui è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio. E’ una delle novità introdotte da una legge dell’anno scorso (la legge 162/2014) che ha trovato per la prima volta applicazione nella Tuscia, esattamente a Tarquinia dove il sindaco Mauro Mazzola la scorsa settimana, in qualità di ufficiale di stato civile, ha sancito la rottura del vincolo matrimoniale di una coppia. I coniugi hanno la facoltà di farsi assistere da un avvocato, ma non si tratta di un obbligo. Dunque, anche le spese sono praticamente azzerate.
Tale procedura estremamente semplificata, tuttavia, si può applicare solo in alcuni casi particolari: per coppie che non abbiano figli minori, figli maggiorenni portatori di handicap grave, figli maggiorenni economicamente non autosufficienti. Il rito giudiziale, comunque, si può applicare negli altri casi, ma con procedure sicuramente meno onerose e più semplici rispetto al passato. Tutto ciò rientra nelle nuove norme inserite nelle legge a cui si è già fatto cenno e che vengono denominate negoziazione assistita.