Intrapresa la battaglia contro le calze color daino, che tra l’altro ha riscosso un discreto successo, ora tocca a voi, uomini. I collant color daino stanno a una viterbicola come la camicia lucida sta a un viterbicolo, è matematica baby. Ad andare per la maggiore, ahimè, è la nuance grigio perla, un vero pugno nello stomaco, ma anche nera non scherza. Come sempre sono i matrimoni a tirare fuori i peggiori outfit, dove ho visto cose che voi umani neanche immaginate, tipo abito scuro, camicia nera e cravatta bianca. Il tutto più luccicante delle stoviglie lavate con Svelto nella pubblicità.
Non me ne faccio una ragione. Eppure gli uomini sono fortunati perché non hanno bisogno di comprarsi un abito nuovo per ogni grande occasione o fare i conti tipo “Questo l’ho indossato a un matrimonio a giugno 2012, se lo rimetto a settembre 2015 lo noterà qualcuno?”. Sono fortunati perché possono cambiare solo gli accessori e con una spesa minima ottenere un grande risultato, come sfoggiare una nuova cravatta o una nuova pochette.
E sono fortunati perché se c’è una certezza in questo mondo è che il blu non passerà mai di moda. Blu come lo smoking firmato Sacoor Brothers di Cristiano Ronaldo alla premiazione del Pallone d’oro 2014. E a pensarci bene il terzetto che l’altra sera era in lizza per il prestigioso riconoscimento incarna tre tipi di uomo e di stili: c’è il bello, Cristiano Ronaldo, che seppure gli staccheresti a morsi quei brillanti alle orecchie, alla fine gli lasceresti passare anche una camicia a maniche corte color salmone; c’è il bruttino, Lionel Messi, talentuoso sì, ma non proprio carino, che esagera con un abito tuxedo tre pezzi e pensi che sta fuori di testa. E poi il terzo, un ragazzone alto quasi due metri che quelle che non masticano calcio sono rimaste a bocca aperta e per prima cosa l’hanno aggiunto su Twitter. E’ Manuel Neuer, portiere del Bayern Monaco, classe 1986, biondino, occhi chiari, un po’ slavato ma tutto d’un pezzo. Abito e cravatta scuri, camicia bianca. Nessuna stravaganza, elegante, classico, fine, e se la Fifa non l’ha premiato io lo faccio volentieri.
Non va mai fatta di tutta un’erba un fascio, soprattutto nella moda, dove chi rimane indietro è perduto, però, specie in certe occasioni, a non uscire fuori dal seminato, a restare dentro le righe, ci si guadagna. Uomini, restate classici, fatevi da parte, che tanto, in un modo o nell’altro, a brillare ci pensiamo noi.