Domenica di bivii, nel calcio e nel basket, prima della pausa di fine anno.
La Viterbese è di scena a Fondi, trasfertaccia per almeno due buoni motivi, se non tre. Intanto perché giocare laggiù non è facile per nessuno. Poi perché la squadra pontina è guidata da Sandro Pochesci, ex allenatore gialloblu qualche stagione fa, che conosce benissimo il campionato e gli avversari (quest’anno ha studiato dal vivo la Viterbese almeno in tre occasioni) e che ha ottenuto dalla società (targata Unicusano) diversi rinforzi nelle ultime settimane. E dopo non essere riuscito domenica scorsa a battere la capolista Lupa Castelli (ha vinto 3-1) oggi alle 14.30 vorrà rifarsi contro la seconda della classe. Ed è proprio la Lupa l’altra faccenda da tenere d’occhio per mister Ferazzoli: i castellani oggi sono di scena a San Cesareo, altro posto ostico, e chissà che non arrivi uno stop. Per sfruttarlo a pieno e recuperare terreno, però, la Viterbese dovrà fare bottino a Fondi, e non sarà facile per le suddette ragioni. Ferazzoli alle prese con qualche cambio obbligato: Pacciardi, Faenzi e Morini non sono disponibili, probabile il debutto da titolare dell’esterno d’attacco Fabio Oggiano, mentre l’altro innesto Fanasca (preso mercoledì dall’Ostiamare) andrà in panchina. La rosa messa a disposizione dai Camilli al tecnico romano, comunque, consente di far fronte a qualsiasi assenza.
Se la Viterbese rischia, pure la Ilco Stella Azzurra ha i brividi dalla trasferta odierna (ore 18) al PalaSoujourner di Rieti contro la Npc. E parliamo di basket. Un derby che evoca ricordi di epiche battaglie negli anni Novanta, tra la Libertas e la Sebastiani ma che oggi per la Ilco – reduce da quattro sconfitte consecutive – sembra una montagna troppo alta da scalare, tipo Terminillo, insomma. Perché i padroni di casa giocano per la promozione in serie A (sfiorata l’anno scorso) e perché i viterbesi sembrano aver perso quella carica emotiva che aveva caratterizzato l’avvio di stagione. Una sconfitta contro la Npc ci può anche stare, viste le differenze tecniche, ma dalla società del presidente Gatti si aspettano comunque una svolta sotto il profilo caratteriale. Più di questa, comunque, sarà importante la prossima sfida del 28 dicembre contro Rimini, che potrebbe anche costituire una prova decisiva per coach Cipriani.