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Stile viterbicolo

viterbopostAlla classica domanda “Che fai a Capodanno?” segue, almeno tra le donne, l’altrettanto classica “Che ti metti?”. Parliamone. Tutto sta nei programmi della serata. Già, perché è chiaro che così come è poco adatto un abito lungo per brindare a piazza del Sacrario lo è anche un paio di jeans a un party esclusivo. Ecco allora un breve vademecum, una sorta di consigli per gli acquisti di costanziana memoria.
Cominciamo dal basso, dalle scarpe. Sono sexy e bellissimi i tacchi alti ma non fanno per tutte. E’ risaputo che gli uomini detestano le ballerine quanto le donne il borsone puzzolente del pallone ma è anche vero che, come mi disse anni fa la saggissima Luisa C.: “Quando ti hanno guardato dal volto alla vita è già tanto, delle scarpe neanche se ne accorgono” (feticisti esclusi, ovvio). Quindi attente: niente rovina le serate più di una scarpa senza considerare quanto sia poco femminile arrancare barcollanti sui sampietrini. Capodanno in piazza? Comodità, stivaletto basso e tanti saluti. Capodanno in casa di amici? Sì ai tacchi, tanto c’è il divano. Capodanno in un locale? Pensateci bene. Alle perse ballerine in borsa da usare in casi di emergenza, tanto a una certa sono tutti ubriachi, nessuno se ne accorgerà.
Capitolo vestito. Se una rondine non fa primavera, una paillette non fa ultimo dell’anno. Andateci piano coi lustrini perché okay che è una notte particolare ma l’effetto outfit “party prediciottesimo” è dietro l’angolo. “Black is such a happy color”, col nero non si sbaglia mai, ma anche il rosso ha il suo perché. Lingerie a parte, che poi, oddio, anni e anni a indossarla e tutta ‘sta fortuna chissà a chi è andata..
Accessori. La tentazione di indossare tutti i regali ricevuti a Natale, lo so, è forte, ma non è il caso. Sceglieteli con cura, meglio uno solo ma d’effetto. Un frontino eccentrico, una spilla o una borsa stravaganti (leggete bene: “o”, congiunzione disgiuntiva) daranno una marcia in più anche al più semplice dei tubini.
Ultima accortezza: le calze (di leggings neanche a parlarne, per cortesia). Si pensa sempre di averle un’infinità nel cassetto ma poi, magicamente, il 31 dicembre, di solito intorno alle 17, ci si accorge che sono smagliate, ancora nella cesta dei panni sporchi, rovinate e di una taglia sbagliata. Ecco, oggi è ancora il 27, compriamole in tempo. E tanti auguri di buon anno a tutti.

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