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Più anguille grazie a Dante

Anguille

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Oltre 300mila euro per il territorio. Questa volta il buon coordinamento porta fondi comunitari nella Tuscia. Nell’ambito del FEP 2007-2013 – ‘Misure intese a preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche’ – la Confcooperative Viterbo ha ricevuto infatti un finanziamento da parte della Regione Lazio per la realizzazione del progetto “D.an.t.e. – Distribuzione dell’anguilla nel territorio dell’Etruria meridionale – Sistema ecologico fiume Marta e lago di Bolsena. Oltre a Confcooperative Viterbo, sono partner del progetto la Provincia, la Camera di Commercio, Enel Green Power, la Banca di Credito Cooperativo di Pitigliano, Fedagri, l’Associazione Italiana Socio-Educatori per la Cooperazione e i pescatori del lago di Bolsena.

Il progetto prevede un piano di recupero dell’anguilla, specie storicamente presente in questi territori, come testimoniato dal poeta Dante – da cui il nome del progetto – che nel Purgatorio presenta Papa Martino IV Bonagiunta da Lucca, noto per essere ghiotto delle anguille del lago di Bolsena affogate nella Vernaccia.

Fra le tipicità gastronomiche dell’Etruria meridionale, apprezzata fin dall’antichità, l’anguilla è minacciata dal progressivo degrado ambientale e rischia di scomparire dal lago di Bolsena a causa della presenza di ostacoli lungo la risalita dei corsi d’acqua.

Il progetto è frutto di una forte volontà territoriale e di un’ampia condivisione degli obiettivi proposti  che vede il coinvolgimento di attori pubblici e privati accomunati da uno stesso interesse, per uno sviluppo sostenibile e una valorizzazione del territorio.

Le azioni  non saranno limitate al ripopolamento del lago attraverso la semina dei giovanili di anguilla, infatti, il punto più qualificante saranno degli interventi di recupero ambientale del fiume Marta, che nel corso degli anni ha subito delle interruzioni. Saranno messi in atto interventi sulle scale di rimonta che permetteranno ai giovanili di anguilla di risalire dalla foce del fiume fino al lago di Bolsena, nonostante la presenza di opere di sbarramento lungo il suo corso.

Il progetto si caratterizza infine per perseguire un obiettivo di ampio orizzonte temporale, attraverso la riqualificazione del sistema fiume-lago, e quindi del territorio. Rispetto ad altri progetti di recupero dell’anguilla, incentrati sui soli interventi di semina dei giovanili (ceche), il progetto D.AN.T.E mira al ripristino della continuità dell’asta fluviale, ponendo le basi per la ripresa del normale ciclo biologico della specie, che risale i fiumi in fase giovanile, per ridiscenderli quando va a riprodursi nel Mar dei Sargassi, il tutto per garantire uno sfruttamento duraturo e sostenibile della risorsa.

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