L’Azzurro chiama, Viterbo risponde. E poco importa che si tratti dell’Azzurro dei piccoli, quello dell’Italia under 19: ospitare la Nazionale di calcio è sempre un onore, specie per una piazza appassionata e in piena corsa per il rilancio sui grandi palcoscenici, come quella del capoluogo della Tuscia. E allora vale la pena segnare in rosso (pardon: in azzurro) la data sul calendario: mercoledì 17 dicembre, due settimane da oggi, allo stadio Enrico Rocchi si disputerà la gara amichevole tra l’Italia under 19, appunto, e i coetanei dell’Albania.
L’evento è stato organizzato insieme dal Comune e della Viterbese, grazie naturalmente alla collaborazione della Federazione italiana giuoco calcio, e sarà ufficializzata nelle prossime ore, anche se Viterbopost è già in grado di anticipare l’appuntamento, che riporta una selezione nazionale a via della Palazzina dopo le belle esperienze del 2010 tra Italia under 17 e Ghana e soprattutto quella del 2011 proprio con in campo l’under 19 (guidata a centrocampo dal viterbese Federico Viviani, scuola Roma, ora in serie B al Latina e promosso nell’under 21) contro i pari età dell’Olanda.
Stavolta invece toccherà all’Albania, squadra che probabilmente solleticherà l’interesse anche della nutrita colonia slava presente nella Tuscia. E l’Italia? E’ affidata alla guida del commissario tecnico Alessandro Pane, ex instancabile centrocampista visto in serie A con le maglie dell’Empoli e Catania. La squadra è reduce dalla qualificazione alla seconda fase degli Europei di categoria, prima del suo girone, dove esordirà nel marzo prossimo contro la Bulgaria, alla quale si sta preparando attraverso una serie di amichevoli: l’ultima ad inizio novembre in Inghilterra (sconfitta per 3-0). In attesa dei convocati ufficiali, già scorrendo le ultime formazioni si possono notare una serie di talenti chiamati da Pane: dal portiere dell’Udinese Simone Scuffet (che ha già esordito in serie A e che viene definito l’erede di Buffon), ai difensori della Roma Capradossi e Calabresi (figlio della “Iena” Paolo), al talentuoso centrocampista giallorosso Verde e il talento del Genoa Mandragora. Insomma, il meglio del calcio italiano di quell’età, futuri protagonisti anche su palcoscenici della serie A.
Non resta che aspettare e augurarsi che gli sportivi viterbesi rispondano in massa alla chiamata azzurra, affollando le tribune del Rocchi come già accaduto nelle ultime occasioni citate. E come faceva quella canzone? “Fratelli d’Italiaaaaaa…”