17112024Headline:

La Tuscia è tutta un presepe (vivente)

Il presepe vivente di Tarquinia...

Il presepe vivente di Tarquinia…

Il dato certo è che anche quest’anno, senza dubbio, Gesù nascerà. Tra un bue e un asinello plasticosi. Una capanna accroccata a dovere. Giuseppe e Maria sempre attenti a vigilare. E poi Re Magi, pastorelli, fiumiciattolo e via dicendo. Ora, per accontentare un po’ tutti, il Messia verrà al mondo in mezza provincia. Ma ci si può passare sopra. Giacché, come dicono le nonne: “Lui sta ovunque”.
Quindi, breve carrellata dei vari presepi viventi sparsi in terra di Tuscia, e a macchia di leopardo. Felino che invece non sarà presente, va detto. Altrimenti si mangerebbe tre quarti dei visitatori. Meglio le mansuete pecore.
Si parte dal capoluogo. A Viterbo la natività va di scena a Villa Rosa, nel giardino. La mettono su i pazienti (chiamati così anche perché staranno fermi molto tempo). Rappresentazione statica invece a Santa Maria della Verità. Statica fino a un certo punto. Perché i Magi (non quelli del brodo, come direbbe Covatta), arriveranno a cavallo (il 6 gennaio). Frazioni: a La Quercia (26, 28 e 6) sarà occupata l’area verde in strada Respoglio. A San Martino (26 e 6) piazza dell’Oratorio e sagrato dell’abbazia Cistercense.
Provincia. Apre Tarquinia (26, 1 e 6), con ben trecento persone impegnate tra via dei Granari e piazza San Martino. Onnipresente Erode, i gladiatori invece sciopereranno il 26.

...quello di Corchiano...

…quello di Corchiano…

Chia spegne 29 candeline (poche in confronto alle 2014 di Gesù, ma comunque un buon risultato). Occhio però, perché presepe sarà, ma solo il 5 e il 6. Per un percorso che parte dalla chiesa di San Giovenale e si snocciola lungo diverse rovine etrusche. Precedenti al fatto, ok, ma di indubbio fascino.
Battesimo (mai termine fu più appropriato) a Montefiascone (26, 1 e 6). Debutto a Le coste, chiesa del Corpus Domini. Con tanto di bazar, forno (non a microonde), macina e prodotti tipici (che ci stanno da dio, per rimanere in tema). Colonna sonora affidata ai bimbi della compagnia “Il piccolo burlone”.
A Grotte di Castro (26, 28 e 6) occorrerà tirare lo sguardo verso l’area archeologica in località Fosso. A Vetralla (26 e 6) ci sarà anche la strage degli innocenti (non le macchine, sempre Giobbe). A Castiglione in Teverina si mangia pure (solo il 28) al ristoro del pellegrino. Zuppa, focaccia, ricotta, bruschetta, salsiccia e vino. Una magnata della madonna, insomma.
Segue Celleno (26) tra i vicoli e le piazzette di Castello Orsini. Con tanto di mostra a tema, l’undicesima. Fuochi e fiaccole poi a Civita di Bagnoregio (26, 27, 28, 1, 3, 4, e 6). La città morirà pure. Ma gli abitanti son belli vivi e piuttosto arzilli, a quanto pare.
Bolsena. Cento figuranti. In zona Castello, il 26 e il 3.

...e quello del 'chiavaro' di piazza Fontana Grande

…e quello del ‘chiavaro’ di piazza Fontana Grande

Chiude, ma non per ordine di importanza, Corchiano. Che è finito pure su Repubblica (quindi lo faranno fico forte). A Piansano infine dal vivo si è passati al finto. Però coi manichini dei negozi, truccati e in pose fashion. Favoloso poi il presepetto su tre livelli del chiavaro di piazza Fontana Grande, a Viterbo. Che uno passa per fare altre spese e lo becca lì, in vetrina (al posto del pappagallo e della vernice).

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