Campagna amica nel salotto buono. E poi basta coi giochi di parole. Eppure per i prossimi tre finesettimana i portici di Palazzo dei priori saranno animati dai banchi della Coldiretti, una sfilza di aziende viterbesi esporanno i prodotti tipici, rigorosamente a chilometri zero (qui la filiera è la più corta che ci sia), in vendita per tutti coloro che vorranno consumarli durante le fesitività, o regalarsi, o regalarseli.
“Dal vino al miele, dall’olio ai salumi e ai formaggi fino ai prodotti da forno e addirittura ad un’azienda che alleva lumache – spiega il direttore provinciale della Coldiretti Ermanno Mazzetti, alla presentazione ufficiale dell’iniziativa in Comune – Un’occasione importante in una location suggestiva e centrale per definizione, e senza il supporto dell’amministrazione comunale, dell’assessore Barelli e degli uffici, non ce l’avremmo mai fatta”.
Si parte oggi, alle ore 16, con l’inaugurazione di quello che non sarà soltanto un mercatino (ce ne sono già due settimanali, il mercoledì e il sabato, in città) ma che, insieme alla mosta sugli antichi manifesti alimentari alla sala Anselmi di via Saffi costituirà una vera e propria cittadella del gusto made in Tuscia. Sabato (orario 15-19) e domenica (ore 10-19) l’esordio, le repliche il 27 e 28 dicembre e il 3 e 4 gennaio. Per oggi, Frank Pizza offrirà pizzette da degustare, in nome di una battaglia tanto cara a Coldiretti, quella per il riconoscimento europeo del marchio “pizza napoletana”. Altra sfida in corso, quella sulla corretta etichettatura dei prodotti rigorsamente italiana, onde evitare schifezze copiaticce (ogni riferimento al “parmesan” americano non è puramente causale).
“Campagna amica è una missione unica, anche etica – spiegano il direttore Mazzetti, il presidente provinciale Mauro Pacifici e il responsabile Danilo Capati – Perché qui i produttori ci mettono la faccia vendendo direttamente ciò che coltivano o producono. Se trovate qualche frutto od ortaggio ancora sporco di terra è proprio perché è stato appena colto e portato sui banchi. Una realtà, questa, che soltanto nella Tuscia consta di 13 mercatini e di 156 punti vendita. E che a livello nazionale alimenta un giro di 8 milioni di euro”.
E l’assessore Barelli: “Il nostro rapporto con Coldiretti non nasce certo adesso, è forte e consolidato, e assume anche un ruolo fondamentale in vista dell’Expo, dove certe tematiche a carattere nazionale e internazionale potranno avere una cassa di risonanza notevole. D’altronde, per molti econonomisti affermati, sarà proprio l’agricoltura a risollevare l’economia italiana e a farla uscire dalla crisi”. Nell’attesa, conviene farsi un giro sotto i portici: oggi e domani e nei prossimi due finesettimana. Qualcosa da comprare, e qualcosa da gustare si troverà sicuramente.
Grazie al ex presidente di Coldiretti,,,il nostro Sinneco!! Evviva ‘l Sinneco!!
La filiera corta va bene, ma se tutti quelli che producono qualunque cosa decideranno di vendere direttamente al pubblico (cosa che già avviene largamente) spariranno un sacco di posti di lavoro. Poi ci si lamenta che la ricchezza non è distribuita, che sparisce la classe media e che la disoccupazione sale. I politici devono governare e prevedere la società che cambia, non cavalcare le mode.