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La Ilco mette in salvo capra e cavoli

Un momento della sfida tra Ilco e Rimini

Un momento della sfida tra Ilco e Rimini

Golosona, questa Ilco che sgranocchia i Granchi di Rimini. Pratica, questa Ilco che si aggiudica uno scontro diretto che più diretto non si può (squadre appaiate in classifica, fino a ieri, anche se Viterbo ha una partita in meno). Reattiva, soprattutto, specie dopo le imbarcate degli ultimi tempi. Finale: Stella Azzurra batte Rimini 83-66, nel PalaBubbolina di via Monti Cimini, nome invernale del PalaMalè in giorni di freddo boia come questo. Ciononostante: in 350 hanno bigiato la tombola coi parenti (due palle) per non mancare all’unico evento sportivo in città in queste due settimane di nulla.

E’ finito il girone di ritorno, anche se la Ilco il giorno della Befana avrà il recupero contro Cassino, e c’è da pregare che stavolta – dopo due rinvii – si giochi. E’ finito nel modo migliore per i viterbesi e per coach Faustino Cipriani, alla quale non si può non voler bene ma del quale si deve anche riportare lo stato precario almeno fino alla vigilia del match.

La Stella ha vinto in modo cazzuto – sarà stata la posta in palio, il freddo cane, la paura di rovinare la bella favola -, a parte l’incertezza iniziale e l’eccessivo relax finale. Dopo il minuto di silenzio in memoria di Franco Castellani (personalità del basket cittadino scomparso alcuni giorni fa), è subito gioco, con la Ilco imprecisa al tiro, Cecchetti che sembra avere ancora il panettone incorporato altezza panza, e Rimini che corre sulle ali della sua gioventù da riviera romagnola. E’ il secondo periodo quello che comincia a sottolineare le differenze, come quei giochini della Settimana enigmistica: Chiatti (non è ancora tornato il vecchio Jack) e Cecchetti scavano il solco (27-20 al 3′), Manetti & Rovere lo difendono con due triple (37-25 al 6′) e ci pensa poi l’adrenalinico Rogani a martellare gli avversari, in senso squisitamente fisico. All’intervallo lungo è 51-29, e vin brulée per tutti.

Seconda metà della mela, anzi dell’arancia, senza patemi. La Ilco allunga nel terzo periodo, quello chiave, con un parziale iniziale di 8-0 che non spezzerà le reni alla Grecia, ma a i Granchi sì. L’arbitraggio, nel frattempo, è sorprendentemente fluido, e coach Cipriani, sollevato, spedisce in campo tutti i suoi, ad eccezione di Brunelli, forse troppo scoglionato durante le feste (ma son ragazzi…). Rimini dal canto suo, prova a rientrare, o almeno a ridurre la differenza canestri in vista di un eventale arrivo a pari punti. Missione non riuscita, il PalaBubbolina festeggia, tra applausi e nuovolette di freddo che escono dalle bocche. Meglio di una tombola, sperando nell’ambo già martedì 6 gennaio contro Cassino.

Ilco – Crabs 83-66

Ilco Stella Azzurra: Chiatti 2, Fogante, Rossetti 15, Rovere 20, Manetti 10, Rogani 7, Marcante 7, Brunelli ne, Meroi, Cecchettui 22. Allenatore: Fuasto Cipriani

Crabs Rimini: Perin 13, Tassinari 4, Meluzzi, Cercolani, Biordi 14, Provesi ne, Crotta 8, Hadzic 14. Allenatore: Renzo Galli

Arbitri: Bartolomeo di Cellino San Marco e Valzani di Martina Franca

Parziali: 21-18, 41-29, 68-47

Note. Tiri liberi: Viterbo 8/11, Rimini 15/23. Tiri da due: Viterbo 30/54, Rimini 21/46.Tiri da tre: Viterbo 5/24, Rimini 3/16. Rimbalzi: Viterbo 46 (Cecchetti 13), Rimini 36 (Hadzic 11) Uscito per cinque falli: Aglio (R). Spettatori 350 circa.

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