Insomma secondo quelli dell’Accademia Kronos il futuro risiede nei sublimatori molecolari. Che non serviranno a sparare l’uomo sulla luna. Ma semplicemente a non sommergerlo di mondezza. Oltretutto con guadagni copiosi. E se non bastasse senza inquinare. Meglio approfondire quindi. Come funzioneranno questi sublimatori? “L’impianto è basato sul principio della trasformazione statica di tutte le sostanze organiche in gas comburenti – spiegano proprio dall’Accademia con sede a Ronciglione – con conseguenti bassi costi di installazione e di manutenzione, con efficienza energetica di molto superiore alle attuali tecnologie”.
Ok. Alzi la mano chi ha capito. Forse è il caso di andare avanti. “Innanzitutto l’impianto è modulare – si procede – pertanto è possibile realizzare qualunque grandezza con un modulo di massima efficienza da replicare più volte, oppure da localizzare in siti opportunamente scelti per l’ottimizzazione della raccolta, dei trasporti e per la massima utilizzazione del recupero energetico”. Ok, non male. Avanti: “Le emissioni sono particolarmente pulite, non si genera diossina per la bassa temperatura e l’impatto ambientale è trascurabile. L’impianto è elastico nell’accettazione dei rifiuti da smaltire, nel senso che smaltisce tutto ciò che rimane dalla raccolta differenziata, anche se variano di molto la quantità e la qualità del recupero effettuata”.
Perfetto. Ora è chiaro. Tempi e costi? “La realizzazione dell’impianto è molto celere, appena otto mesi dalla disponibilità dell’area attrezzata e dei permessi, e ulteriori sei per il funzionamento del recupero energetico. Sul fronte costi invece, l’installazione gira intorno alla metà dei termovalorizzatori. La produzione di energia invece si aggira sul 50 percento in più degli stessi”.
A proposito di termovalorizzatori invece, e giacché di prendere in esame il sistema “torcia” non è nemmeno il caso (pochi frutti e pessimi), tra le due realtà non pare esserci concorrenza. Anche se poi spingono tutti più verso il classico che verso l’alternativo. “Il sublimatore ha una storia di oltre sedici anni di funzionamento corretto – chiude la Kronos – il termovalorizzatore ha un lungo curriculum, essendo tecnologia collaudata a lungo. Ciò nonostante si può affermare che il termovalorizzatore è ormai superato, il sublimatore è invece la migliore tecnologia innovativa e sperimentata oggi disponibile”.