Per un martano che allena a Capodimonte, perdere il derby coi propri compaesani, equivale a non poter uscire per almeno una settimana di casa. Dover togliere la batteria dal telefono cellulare. Accompagnare la figlia a scuola travestito da Spice girl. Evitare bar, edicole, combriccole di anziani, eventi mondani di qualsiasi tipo. Il Parente (Mirko Crisostomi, all’anagrafe) guida l’Etrusca, Terza categoria capodimontana. Nell’anno di fondazione 2004 indossava il numero 1 sulle spalle. I guantoni griffati. E portava una fascetta alla Batistuta a reggere la fitta chioma. Prese circa 114 gol. E capì così che forse era meglio imboccare la strada da tecnico (pure il peso forma ha giocato un ruolo determinante, ma non lo ammetterà mai). Venti giorni fa i suoi ragazzi ne hanno beccati due a Marta. Un paio di caramelle che distruggono l’animo e non fanno dormire la notte. In quell’occasione aveva optato per un 4-3-3. Ma sulla destra Catarcia si pettinava troppo e correva poco. Forina (altro fondatore del club) non era in giornata. E una difesa inedita (che fai oggi? Niente? Annamo a giocà che semo pochi) c’aveva messo il resto sopra.
Si era deciso pertanto, dopo una summit di vertice all’interno dell’ufficio su roulotte, di tornare al 4-4-2. Un grande classico che non tramonta mai. Coi terzini piantati a randellare (Fraudentali in primis, uno che sovente scambia il calcio con le arti marziali, quando non è a caccia di cinghiali), ed un centrocampo coperto (trottolino Pesci a farsi fa un mazzo tanto) a servizio dell’esperienza. Là davanti l’inossidabile Riccio (Cristiano non-un-osso-sano Di Pietro). Più uno a scelta tra il bomber con la barba Dino De Angelis (appellativo acquisito per presenze, non per reti effettive, ma la barba c’è l’ha sul serio), l’hombre a mezzo servizio Christian Prosperuzzi (che se deve stare al bar a Gradoli non può venire), Francesco de la Nadia (Scarinci), Luca delicatino Cherubini, o quell’altro. Che sarebbe uno a caso, adattato al ruolo, se tutti i sopracitati mancano.
Risultato? Tre gare, nove punti. Con la ciliegina sulla torta dell’ultimo 4-0 interno sul quotato Castiglione.
E sabato c’è da vedersela con la capolista Grotte di Castro. Un altro colpaccio assicurerebbe il secondo posto, a meno tre dalla vetta. Vola basso il diesse Vincenzo Valiserra (ne ha viste di tutti i colori, merita una puntata a parte). Poche possibilità di vincere, almeno secondo lui. Ma intanto gongola, perché ora il Marta sta sotto un punto. E quindi col Parente possono farsi l’aperitivo a casa senza che nessuno gli mandi di traverso il Martini. Almeno fino a lunedì… Poi semmai si cambia scolatoio.