Le due facce di Gesta, anzi Gest.A (Gestioni Ambientali). Da una parte, il Consorzio Teverina (guidato dal commissario Giuseppe Fraticello), con un formale atto di decadenza, congeda l’azienda incaricata del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti in 5 comuni (Bagnoregio, Celleno, Civitella d’Agliano, Graffignano e Lubriano). In verità del Consorzio fa anche parte Castiglione in Teverina, che però non si serviva della società trevigiana (sede sociale a Trevignano, in Veneto) per quanto riguarda l’igiene urbana. Alla base della decisione i notevoli disservizi registrati nelle ultime settimane. “Nei prossimi giorni – spiega Francesco Bigiotti, sindaco di Bagnoregio e presidente dell’assemblea del Consorzio – ci riuniremo non solo per la presa d’atto della decisione assunta dal consiglio d’amministrazione, ma soprattutto per cominciare a programmare il futuro. Al momento, per superare la fase di emergenza, le singole amministrazioni, compresa la mia, stanno utilizzando gli operai comunali ma è evidente che si tratta di un ‘faidate’ che non può durare a lungo”. “Ad esempio – continua il primo cittadino bagnorese – ci sarà da verificare se l’azienda arrivata seconda alla gara è in grado e vuole subentrare nel servizio. Sono decisioni che si prenderanno nei prossimi giorni”. Per la cronaca, dovrebbe trattarsi della Gea (Gestioni ecologiche ambientali) con sede sociale a Pordenone.
A poche decine di chilometri di distanza, situazione completamente diversa. Nei 6 comuni cimini (Canepina, Soriano nel Cimino, Vallerano, Bassano in Teverina, Vitorchiano e Bomarzo) il servizio fornito da Gest.A prosegue regolarmente. “Anche se – interviene il sindaco di Canepina, Aldo Moneta – erano state sollevate da alcune amministrazioni piccole anomalie per quanto riguarda i mezzi che sono state segnalate all’azienda tramite una contestazione formale. Le risposte sono arrivate e il servizio adesso si svolge senza problemi”. C’è però un fatto che testimonia come in questo momento la società trevigiana non stia vivendo in acque tranquille. Il Comune di Canepina nei giorni scorsi e quello di Vallerano (proprio ieri) hanno sborsato di tasca propria i soldi per pagate spettanze arretrate ai dipendenti che operano nei rispettivi territori: provvedimenti simili dovrebbero essere stati adottati anche dalle altre amministrazioni. “Era una facoltà concessa dal capitolato d’appalto – sottolinea Moneta – e l’abbiamo utilizzata per corrispondere le mensilità di settembre e ottobre e la quattordicesima. Nel mio comune, abbiamo pagato complessivamente 5 persone: i 3 che abitualmente operano e altri 2 che lavorano saltuariamente. Tutta gente comunque che è a diretto contatto con i cittadini. Era un passo necessario non solo per garantire il servizio di raccolta, ma anche per la tranquillità dei lavoratori”. Inutile aggiungere che per il comune si tratta solo di un’anticipazione che sarà poi scalata da quanto dovuto all’azienda per il servizio.
Tutto ciò testimonia innanzitutto che Gest.A attraversa una fase piuttosto complicata che andrà seguita con la massima attenzione visto checoinvolge il futuro di decine di famiglie. Inoltre, in linea generale, esistono gli strumenti per la rescissione dei contratti. Magari, prima o poi, se ne accorgeranno anche a Viterbo…