Le majorettes di Grotte S. Stefano
Eccolo il Natale viterbese. Finalmente. Nell’ultimo week end prima della festa più sentita, piazza del Comune e l’intero centro si accendono con una serie di iniziative che permettono di far definitivamente decollare il clima dell’attesa.
Sotto i portici di Palazzo dei priori apre i battenti il mercatino di Campagna amica, realizzato attraverso l’organizzazione di Coldiretti e dell’assessorato comunale allo Sviluppo economico, guidato da Giacomo Barelli. Miele, formaggi, vini, salumi, legumi e altro ancora: tutti rigorosamente a chilometro zero, tutti rigorosamente squisiti. C’è anche la possibilità di gustarsi una pizza doc, a testimoniare l’impegno di Coldiretti a far dichiarare questa pietanza tipicamente italica bene immateriale dell’umanità. Le eccellenze del territorio presentate da aziende del territorio che fanno della qualità il loro punto di forza. Campagna amica sarà presente anche oggi e nei prossimi due fine settimana.
In sala Regia si svolgono i primi due eventi di Caffeina Christmas: si parte con il libro “I fumetti che hanno fatto l’Italia” di Roberto Alfatti Appetiti e si prosegue con “Mafija – Dalla Russia con ferocia” dell’ex inviato Rai Pino Scaccia. Intanto sempre da Piazza del Plebiscito si avvia l’allegro corteo con i clown di Fellini, le majorettes di Grotte Santo Stefano e l’unità pastorale della banda “MusiChiAmo” con i musicisti di Santa Maria dell’Edera e di Santa Maria del Paradiso. Breve parata in via Roma e in via Saffi per arrivare in Piazza Fontana Grande dove è in piena attività la Consulta del Volontariato. All’interno dell’ex tribunale si possono acquistare simpatici oggettini: si portano a casa con pochi euro e soprattutto si contribuisce concretamente ad aiutare chi ne ha davvero bisogno.
Il mercatino di Campagna Amica sotto i portici
Ancora qualche decina di metri e alla Sala Anselmi si può ammirare la mostra fotografica “Callisto in Ariete” di Walter Selva. Un omaggio alla bellezza femminile e alla ninfa più affascinante, la preferita da Artemide ma anche da Zeus, trasformata in orsa dalla gelosissima Era (la moglie del capo degli dei) quando aveva scoperto la tresca del marito con Callisto. Ma Zeus, che era uomo d’onore, volle ricordarla per sempre fissandola nel firmamento celeste: la costellazione dell’Orsa maggiore, appunto. Una leggenda fantastica, ma ugualmente coinvolgente. “Ho realizzato queste fotografie in meno di 3 ore e quasi per caso – dice Selva – ed ora ecco la mostra”. Due splendide ragazze sono le protagoniste in una serie di scatti in bianco nero in cui si esaltano plasticamente le forme femminili. Nella stessa sala, una raccolta di documenti originali sulla panificazione a Viterbo nel 1700 e nel 1800, curata da Mauro Galeotti, un autentico cultore della materia. E a leggerli si scopre che quelle semplici regole di un paio di secoli fa, se applicate anche oggi, ci farebbero stare assai più tranquilli su ciò che portiamo sulle nostre tavole.
Walter Selva presenta la mostra Callisto in Ariete
E l’intensa serata prosegue al San Leonardo con Flavio Insinna che presenta il suo primo romanzo “La macchina della felicità”, dopo il primo libro dedicato al padre. Gran chiusura alle 21, stessa location, con il musical “L’Amore quello vero – Chiara e Francesco” rappresentato dai ragazzi della Parrocchia di S. Maria della Verità su musiche e testi di Pietro Castellucci e Giampaolo Belardinelli.
Natale è davvero alle porte.
