Ad Orvieto organizzano questo e quello, lì è sempre pieno di turisti”. “A Terni tutto funziona alla perfezione, nonostante i ternani”. “E Rieti? Che incredibile gioiellino che è Rieti…”
Quante volte abbiamo ascoltato frasi del genere, molto spesso pronunciate da viterbesi un po’ unti, dallo sguardo porcino e dalle mani sudatissime (voto 3) E quante volte abbiamo resistito alla tentazione di spaccar loro la capoccia, magari con una comoda mazza da baseball, magari con un modellino in scala del Duomo di Orvieto (voto 5: ci hanno già provato altrove, e con bersagli più illustri).
Invidiare l’erba del vicino è l’hobby più in voga da queste parti. Meno faticoso che andare in palestra (voto 4), meno pericoloso che fare rafting (voto 5), meno peccaminoso che inseguire sottane (voto 8). E però spesso strumentale, troppo facile, troppo paraculo, ecco. Perciò, una tantum, alla faccia degli invidiosi e dei paragonisti – quelli che fanno paragoni a tutti i costi -, ecco qualcosa che ha funzionato durante questa prima tranche di festività natalizie. Qui, a Viterbo, anno domini 2014.
Ha funzionato la raccolta differenziata, voto 6.5 in crescita, e questa è una buona notizia. Perché soltanto gli dèi di Malagrotta sanno quanto questa città abbia sofferto l’immondizia nell’ultimo anno e mezzo. Ma in questi giorni le cose non sono andate malaccio, nonostante le famiglie viterbesi abbiano prodotto più rifiuti del solito a casa delle proverbiali magnate (voto 9.5) e dei regali da scartare o da buttare nel secchio. Sarà per l’arrivo del nuovo assessore Andrea Vannini (voto 7 sulla fiducia), sarà perché Viterbo Ambiente ha rispettato la promessa (“Il servizio andrà avanti anche durante le feste”), sarà perché gli stessi cittadini hanno finalmente capito che il senso civico prima è molto più utile delle lamentele dopo.
Ha funzionato, sta funzionando, la mostra d’arte Sacro e Profano (voto 7.5), pare anche con il gradimento dei turisti italiani e stranieri che la visitano. E le recensioni entusiastiche su Repubblica e Corriere della sera lo confermano.
Ha funzionato l’idea obiettivamente geniale di dimezzare la tariffa oraria di sosta per il parcheggio del Sacrario, il più grande in centro. Voto 10 a chi ha avuto questa pensata, sia essa la Francigena, o il consigliere delegato alle società partecipate Aldo Fabbrini, o magari qualcuno della giunta. Col parcheggio sempre pieno resta da capire come siano andati gli affari ai commercianti del centro storico, una specie combattiva e sempre affamata che ha la curiosa tendenza a lamentarsi spesso ed è bravissima a trovare alibi anche nelle zone più nascoste della savana. Nell’attesa, voto 5.
E a proposito di commercianti. Non hanno funzionato invece quelli abusivi, piazzati nel pomeriggio di Natale al Corso, in mezzo alla gente impegnata nella passeggiata digestiva (poveri illusi: meglio una litrata di digerseltz, voto 8). Davanti al Suffragio c’era una specie di mercatino abusivo, con gli extracomunitari che avevano piazzato in bella mostra sui teli la loro mercanzia: scarpe da ginnastica americane, borse d’alta moda italiana, occhiali da sole e altro ancora, manco fossimo a Castel Sant’Angelo. Tutto certamente “originale”, appena uscito dalla fabbrica. Chissà dov’erano i controlli, e i controllori. Forse ad Orvieto? E voto 3.
A Orvieto il 26 dicembre era strapieno di gente. Come al solito.
Non c’era un vigile in giro, eppure le auto nella ztl non circolavano.
Ci sono varchi elettronici che in certi punti sono sempre attivi, quindi non si passa MAI. Ma non abbiamo visto muoversi nessuno col permesso disabili o residenti….i permessi forse li hanno dati solo a chi ha diritto? Oppure gli orvietani hanno compreso che è bene fare 2 passi a piedi quando in centro ci sono manifestazioni ed è pieno di turisti?