Dal responsabile del comparto bancario-finanziario della Lega Consumatori Vincenzo Boccia riceviamo e pubblichiamo:
Da una indagine effettuata dal comparto bancario-finanziano della Lega Consumatori di Viterbo, su un campione di mutui stipulati tra il 2000 e il 2009 nella zona Tuscia, è emerso uno stato di usura nel 70% dei casi. L’analisi ha preso in considerazione la legalità dei mutui in riferimento alla legge antiusura n.108 del 1996, confrontando I tassi applicati dalle banche con i tassi soglia emanati dalla Banca d’ltalia.
Premesso che l’usura originaria si verifica quando uno del tassI presenti nel contratto iniziale risulta essere maggiore del tasso soglia, gli elementI contrattuali che hanno maggiormente determinato usura sono stati gli interessI moratori, la penale per estinzlone anticipata e il TAEG, che è il tasso comprensivo di tutti i costi sostenuti dal cliente.
Molto rilevante è constatare e che tra i mutui in usura della provincia di Viterbo ben il 62% è a tasso variabile. Questa tipologia prevede un TAN inferiore rispetto al tasso fisso, in virtù di una maggiore instabilità legata ai tassI emanatI dalla Banca Centrale Europea.
Il 76,1% dei mutui in usura sono stati stipulati tra il 2004 e il 2007, e nel solo anno 2007 si sono concretizzati il 33,3% dei mutui non legali. Alla luce di questi dati va condotta una seria riflessione sul fatto che questi tassi elevati sono stati applicati nella quasi totalità a famiglie nel momento di acquisto della prima casa e a piccole imprese In una situazione di inizio attività, provocando In seguito non pochi problemi sia di carattere economico-finanziano che di aspetto giuridico.
Dai dati emersi dall’indagine sI può affermare come l’usura resti un problema di grave e primissima attualità nella vita quotidIana di famiglie e imprese A tal riguardo la Lega Consumatori di Viterbo consiglia alle famiglie di fare analizzare i propri mutui ( specie se stipulati tra il 2004 e il 2007) al fine di risolvere eventuali illegalità contrattuali.