Con l’assessore Tonino Delli Iaconi nella parte di Ben Stiller (magari più in là con l’età), e il presidente della Fondazione Carivit, Mario Brutti, in quella del compianto Robin Williams (non è dato sapere chi ricoprirà il ruolo di Owen Wilson), ecco a voi, gentile pubblico, “Natale in arte al museo”. Che non si snocciolerà tutto in una notte, ma durerà (e di giorno) dal prossimo 12 dicembre fino al 6 di gennaio.
Il progetto (che non è una pellicola cinematografica, ma una manovra volta al turismo) mette assieme il pubblico col privato. Da un lato il Comune, quindi. Dall’altro la Fondazione. In quell’ottica che tanto piace fuori porta, vuoi anche la crisi economica, e che sempre lontano da Viterbo porta per prassi frutti corposi. “Un vero e proprio percorso che mette a sistema realtà esistenti – spiega Delli Iaconi – con un biglietto d’ingresso unico. Abbiamo poli che tirano di più e altri che piacciono meno, coordinarci può essere determinante”.
Ma di cosa si tratta poi effettivamente? In sostanza si uniscono le forze. E non solo quelle organizzative. Pure le logistiche. Il museo civico si fonde con quello della ceramica. Per un ponte culturale che da piazza Crispi abbraccia via Cavour (o viceversa). Le strutture si sponsorizzeranno a vicenda per un unico scopo. Rendere appetibile la città al visitatore.
L’apertura dei cancelli è prevista per questo venerdì, alla Ceramica si inaugura “Omnia corpus figulorum”. Per chi non masticasse altre lingue se non quella natia, trattasi dell’esposizione dell’intera collezione di ceramiche da spezieria e d’amore (secoli XV e XVI), più ceramiche da tavola dal XIV al XVII. Stesso giorno, ore 16, l’incontro “Cibo e potere, i banchetti di Paolo II e Cola di Rienzo”. Attorno al ruolo principe dell’esposizione ruoteranno dibattiti e concerti. Ventiquattro ore dopo infatti, stavolta al Civico, performance jazz col Mario Corvini trio. Ancora musica, il giorno seguente e sul fronte opposto, con Daniele Raimondi e Leonardo Corradi trio.
Si chiude, come detto, per la Befana. In scaletta Gioia Hammond trio (proprio il sei), Angelo Olivieri trio, The Pursuit Swing quintet.
Non solo. Il 19 si presenta il volume “La ceramica nel Seicento fra Lazio, Umbria e Toscana”. Ancora conferenza, il 20: “Donne del Rinascimento: affetti, desideri e stili di vita”.
“Il civico, fuori le mura, soffre un po’ – ora parla Brutti – con questa manovra potrà godere di luce riflessa. Siamo lieti di partecipare al cartellone”.
L’idea è buona e gli appuntamenti sono tutti gratuiti.