Viterbese devastante: 8-0 all’Anziolavinio, una superiorità imbarazzante, un avvenire che potrebbe essere esaltante. E la rima è sistemata. La squadra a trazione anteriore impostata da Ferazzoli è sbocciata, con la terza vittoria consecutiva che vale il terzo posto in classifica con la prospettiva di puntare al secondo già domenica prossima, con lo scontro diretto in casa dell’Ostiamare. In caso di colpaccio i gialloblu scavalcherebbero i lidensi – ieri fermati sul pari a Selargius – e sarebbero da soli all’nseguimento della capolista Lupa Castelli Romani. La partita? Poco da dire, chiusa dopo appena dodici minuti (2-0, Morini e Pero Nullo) e poi ricamata con colpi altamente spettacolari. Avversari piccoli piccoli. Per la cronaca: con questo successo la Viterbese eguaglia il suo record in serie D, stabilito nei primi anni Novanta con Berrettini allenatore, 8-0 alla Nuorese. Il primato assoluto resta il 9-0 al Tolfa nell’allora campionato regionale di Promozione.
Viterbese – AnzioLavinio 8-0
VITERBESE (4-2-4): Fadda; Perocchi (15st Pingitore), Scardala, Dalmazzi, Tuniz; Nuvoli (1st Spinelli), Giannone; Morini, Saraniti, Neglia, Pero Nullo (7st Pippi). A disposizione: Zonfrilli, Pingitore, Gimmelli, Pacciardi, Faenzi, Giurato. Allenatore: Fabrizio Ferazzoli
ANZIOLAVINIO (4-4-2): Rizzaro; Mortaroli, Tomei, Nanni, Di Dionisio; Succi, Guida, Lauri; Alfonsi (5st Metta), Tulli (5st Lupi). A disposizione: Galassi, Burini, Drago, Diana, Metta, Pasquariello, Antinori, Lupi, Capolei. Allenatore: Giuseppe Guida
ARBITRO: Scatigna di Taranto (Savino – Accetta)
MARCATORI: 11pt e 33pt Morini, 12pt Pero Nullo, 2st Neglia, 14st Dalmazzi, 15st Pippi, 18st e 37st Saraniti
NOTE. Espulso Guida (A) al 45pt per doppia ammonizione. Ammomiti: Di Dionisio, Lauri, Guida e Ugolini (A). Angoli: 5-2. Spettatori: 700 circa
Le pagelle
Fadda Senza voto Discoccupato, ma mica per colpa del Job’s act. E quando nel secondo tempo viene giù l’acquazzone deve resistere alla tentazione di aprire l’ombrello.
Perocchi 6.5 Moscio all’inizio, poi capisce che a destra si può osare (ma anche a sinistra, ma anche al centro…) e allora si sbizzarrisce.(dal 15st Pingitore s.v. Cognome da regista del Bagaglino, fa esperienza quando hanno già ammazzato la partita)
Scardala 7 Novanta minuti di puro cazzeggio, come in certe ore a scuola, quando il prof manca e si può fare casino.
Dalmazzi 7.5 E’ uno degli uomini su cui Ferazzoli ha costruito la svolta. Centrale preciso, forte fisicamente e pulito (bello un anticipo di testa su Alfonsi). E segna anche il primo gol in gialloblu.
Tuniz 6.5 Sembra aver definitivamente rubato il posto a Pacciardi. Vale il discorso fatto per Perocchi: fossero tutte così, le partite sulla fascia, sarebbe una pacchia.
Nuvoli 6.5 Si vede poco, forse perché gli basta poco per mettere la museruola ai centrocampisti avversari. Diffidato, esce nel secondo tempo in previsione della grigliata mista di Ostia. (1st Spinelli 6.5 Si aggrega al festino della ripresa)
Giannone 6.5 Meno appariscente del solito, perché i quattro là davanti rubano l’occhio. Ma la sua regìa è come al solitoimpeccabile, alla Tarantino.
Morini 7.5 Due colpi di biliardo, altre occasioni sparse e forse (forse) un rapporto definitivamente ricostruito coi tifosi. Adesso però deve essere decisivo anche nelle partite toste.
Saraniti 7 Dopo dieci minuti si fuma un gol che sembrava fatto e uno dice: “Non è il solito Saranitovic”. Poi insiste, si sacrifica in pressing e in ripiegamento, e nel finale ne trova due da aggiungere alla galleria.
Neglia 8 Tacco d’Allah per l’assist che vale il 2-0 di Pero Nullo, decisovo anche per il 3-0, poi mette la firma sul poker. Funambolico, non dà riferimenti ai marcatori, sfodera qualche colpo mezzo geniale. Praticamente, un Pero Nullo con la cresta.
Pero Nullo 7 Mette lo zampino nel gol che sblocca la partita, poi raddoppia di persona personalmente. Solita scatola dei trucchi: uno, in particolare, con un aggancio al volo in giravolta in piena area di rigore è da Oltre i confini della realrà. (7st Pippi 6.5 Dicono che andrà al Siena, o forse al Fondi del suo antico mentore Pochesci. Chissà. Nel frattempo si dimostra un grande professionista, si fa trovare pronto e ritrova pure il gol. Capirinha per tutti)